Forniture servizi, S. Anna deve 4 mln di euro al Pugliese Ciaccio
L’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” ha deciso di recuperare il credito di 4,6 milioni di euro nei confronti della casa di cura “Sant’Anna Hospital” per vecchie forniture di sangue ed emocomponenti.
Nel novembre 2012 il Tribunale ha riconosciuto il credito avanzato dall’azienda ospedaliera e per questo motivo il commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli, ha deciso di recuperare il denaro.
Dalla delibera a firma del commissario emergono tutte le tappe della vicenda, dalla fornitura di prestazioni sanitarie come sangue ed emocomponenti alla richiesta di pagamento. Così per recuperare il credito avanzato tra il 1999 e il 2006 l’azienda ha “avviato procedimento monitorio davanti al tribunale di Catanzaro (decreto Ingiuntivo 1084/2007). Il decreto ingiuntivo è stato opposto dalla casa di cura debitrice e il processo si è concluso con sentenza favorevole a questa azienda ospedaliera”.
Dopo la sentenza il Tribunale ha notificato alla casa di cura Sant’Anna è stato “l’atto di precetto per 4,630 milioni e l’appello si è estinto per cancellazione del ruolo: a oggi “il titolo non è stato eseguito in quanto, nelle more, è intervenuta scrittura privata tra l’Azienda ospedaliera e la casa di cura interessata”.
Il 4 agosto si è quindi tenuto un incontro tra il direttore amministrativo e i direttori delle strutture aziendali interessate, l’ufficio legale ed il responsabile della prevenzione, per decidere le mosse da seguire. Due giorni dopo il direttore del Servizio Immuno Trasfusionale ha “confermato la regolarità delle contabilizzazioni nei confronti del S. Anna Hospital dal 2000 al 2006”. Da qui la decisione del commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di avviare le procedure per recuperare il credito nei confronti del Sant’Anna, e di disporre anche la trasmissione degli atti alla Procura regionale della Corte dei Conti.