Presentati a Piazza Castello i candidati della lista #Amareggio
Tanta la gente, ieri al calar della sera, che è accorsa nella splendida location di Piazza Castello per la presentazione dei candidati della lista #AmaReggio, in vista delle elezioni per il consiglio comunale del 21 e 22 settembre prossimi.
Presente, ovviamente il candidato a sindaco del centrodestra, Antonino Minicuci, così come i leader della coalizione che sostiene la sua corsa, a partire dall’On. Francesco Cannizzaro per Forza Italia, per proseguire poi con Denis Nesci, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, mentre per la Lega ha fatto capolino una testimonial d’eccezione, la parlamentare nonché ex ministro della Famiglia, Alessandra Locatelli.
A fare gli onori di casa, Pasquale Morisani, deus ex machina del movimento politico ora lista civica, nato qualche anno addietro dall’esperienza dell’associazione culturale Stanza 101, di cui #Amareggio è diretta emanazione. 32 candidati, 20 uomini e 12 donne, espressione della società civile per una lista che ha messo al bando mestieranti della politica, transfughi e uscenti rampanti. Questo, fino a prova di smentita.
Una comunità umana, nata circa cinque anni fa intorno a dei valori e che oggi si mette a servizio della città attraverso la sfida politica con tre punti programmatici: 1) creare le "sei municipalità" per riportare al centro le periferie; 2) fare di Reggio una città "verde e gentile"; 3) recuperare e completare tutte le "opere pubbliche" lasciate in archivio e strutturali per un reale sviluppo della città!
Dopo aver citato uno ad uno i 32 candidati, si è dato luogo a un breve giro di interventi che ha naturalmente visto principale protagonista Antonino Minicuci, il quale ha prima lucidamente fotografato l’attuale e difficile situazione della città, letteralmente piegata dopo sei anni degrado e abbandono, una Reggio quindi che ha come bisogno primario quello di tornare alla normalità.
Varie le tappe da percorrere, pertanto, reclamate da Minicuci nell’interesse della città. Anzitutto ripartire dal ripristino dei servizi essenziali, quindi chiarire come si sia potuto quadruplicare il debito, nonostante il flusso straordinario di finanziamenti ricevuti e nel contempo semplificare la macchina burocratica, per snellire il rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini.
Altro punto fondamentale dovrà essere quello di far ripartire le infrastrutture essenziali (aeroporto e porto) per rilanciare la città al centro del Mediterraneo.