Torna l’incubo delle zone rosse, focolaio a Messignadi: frazione in “lockdown”
Torna in Calabria, e dopo qualche mese in cui si riteneva ormai come un lontano passato, l’incubo delle note “zone rosse”.
Dopo la conferma da parte dell’Asp provinciale di 13 persone risultate positive al Covid-19, tutte sintomatiche e residenti a Messignadi di Oppido Mamertina, la governatrice Jole Santelli ha emesso poco fa un’ordinanza (LEGGI QUI) con cui ha “chiuso” l’intera frazione del popoloso comune del reggino.
Un “focolaio”, dunque, che rappresenta un potenziale pericolo per l’ulteriore diffusione del virus, considerato che i soggetti positivi avrebbero avuto numerosi contatti stretti con i familiari e con altri residenti, sui quali il Dipartimento di Prevenzione dell’azienda ospedaliera sta eseguendo altri accertamenti.
Il dato che ha portato alla decisione è anche quello che riguarda l’incidenza del contagio, superiore a 10 casi confermati per mille abitanti e una percentuale di test positivi sul totale di quelli effettuati tra i contatti prossima al 30%.
Per la Regione c’è dunque il rischio che la situazione epidemiologica possa peggiorare rapidamente, creando altri focolai, non diversamente contenibili.
Per evitare quinti la diffusione del virus, sia all’interno che al difuori dell’area, sono stati adottati dei provvedimenti limitativi nella frazione di Messignadi tra i quali il divieto di allontanamento da parte di tutte le persone presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità̀ di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento.
È inoltre fatto divieto di accesso all’area, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell'assistenza e nelle attività̀ riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’Ordine, di Polizia, Forze Armate, Vigili del Fuoco impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d'istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività.
Restano consentiti solo gli spostamenti ritenuti essenziali, in linea con quanto già approvato in precedenti ordinanze sulla cosiddette zone rosse.
È stata poi disposta la sospensione di tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute “essenziali”, se presenti nell’area, e secondo quanto già previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in tema di lockdown.