Cassano, Comitato: sanità pubblica definitivamente al collasso, urgono risposte
“La sanità pubblica nel territorio di Cassano è definitivamente al collasso”: lo sostiene Francesco Garofalo, portavoce del Comitato per il diritto per la salute di Cassano All'Ionio ricordando come questo fatto sia stato evidenziato anche in una nota inviata al Prefetto di Cosenza,
“I servizi direttamente o indirettamente – afferma ancora il portavoce - sono quotidianamente interessati da tagli, accorpamenti, ridimensionamenti e chiusure dovuti alla mancanza di personale”.
Ultima in ordine di tempo, ricorda Garofalo, la sospensione del servizio di radiologia “che già da più tempo – dice - è divenuta particolarmente critica, unita alla chiusura del gabinetto di endocrinologia e quello di odontoiatria, i cui macchinari acquistati a suo tempo, risultano non utilizzati”.
Per il Comitato, quindi, “è inammissibile che da mesi l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza non trovi soluzioni per ovviare alla criticità venutasi a creare, mettendo a rischio i livelli minimi di assistenza, con seri problemi per i pazienti che non possono ricevere le cure dovute per la tutela della salute quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività garantito dall’art.32 della Costituzione della Repubblica Italiana”.
“Le emergenze della sanità cassanese - afferma ancora Garofalo -, sono divenute una situazione cronica e non più tollerabile; il poliambulatorio cassanese ha urgente bisogno di azioni concrete. In altri termini la sanità pubblica pretende risposte tempestive, sia esso il commissario ad acta o qualsiasi altra alchimia politica, che abbia l’autorevolezza di dare univoco indirizzo politico alla sanità calabrese e cassanese in particolare e risposte altrettanto concrete alle esigenze dei cittadini”.
Il comitato di cittadini si auspica pertanto un intervento immediato per risolvere definitivamente la situazione definita emergenziale del poliambulatorio, preannunciando, in mancanza di risposte immediate e risolutive, tutte le azioni utili a salvaguardia della salute dei cittadini, dei pazienti, dei sanitari, e degli operatori costretti a operare in condizioni di oggettivo disagio.
“Se così non fosse – sbotta il portavoce - ci troveremo tutti concordi senza distinzione di appartenenza politica a scendere in piazza a manifestare pacificamente ad oltranza per il diritto alla salute e per la difesa dei cittadini cassanesi e non solo”.
“Confidando nella sensibilità del Prefetto - ha concluso Garofalo -, mi auguro, pertanto, che si prendano immediati provvedimenti, affinché si cominci a tornare a parlare di una sanità al servizio dei cittadini, dei bisognosi e, soprattutto, della povera gente, costretta ad emigrare anche per questioni di salute”.