Locale di Lonate-Pozzolo, “fioccano” le condanne nel rito abbreviato
Arrivano le condanne per 25 degli imputati a processo col rito abbreviato, a Milano, con l’accusa di far parte della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, nel varesotto.
Secondo la tesi della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo meneghino avrebbero fatto affari con i parcheggi attorno all’aeroporto di Malpensa (QUI).
Il Gup Anna Magelli ha accolto dunque le richieste dei pm della Dda Cecilia Vassena e Alessadra Cerreti, titolari dell’inchiesta che con l’operazione Krimisa (QUI), nel luglio del 2019, ritenne allora di aver inferto un duro colpo, disarticolandola, alla “locale” ritenuta legata alla cosca di Cirò Marina dei Farao-Marincola (QUI).
La sentenza – giunta nella tarda mattinata nell’aula bunker di Piazza Filangieri - ha inflitto 18 anni a Mario Filippelli, considerato il boss; 14 anni e 8 mesi sono “piovuti” invece per Vincenzo Rispoli, presunto capo della “locale”; tra gli altri, poi, 8 anni e 8 mesi di reclusione sono stati inflitti a Enzo Misiano, ex consigliere comunale di Fratelli D’Italia a Ferno, nel varesotto.
Ed ancora, 5 anni per Emanuele De Castro e 2 anni e 2 mesi per il figlio Salvatore, arrestati nel blitz del luglio dell’anno scorso e che hanno deciso di collaborare con inquirenti e investigatori.
Il giudice, inoltre, ha dichiarato il non doversi procedere per due degli imputati perché, avendo riqualificato il reato di estorsione in percosse, mancano le condizioni per procedere, cioè la querela.
Infine, assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste” Giovanni Vincenzino, investigatore privato che è stato per anni consulente esterno delle Procure di Busto Arsizio e Varese, arrestato di nuovo appena il 3 settembre scorso nell’ambito di un secondo filone dell’inchiesta (QUI).
Per coloro che rispondono di associazione mafiosa è stata disposta anche la libertà vigilata per tre anni. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.