Monumenti Bolzano: Casapound vs. Sindaco, anche calabresi in corteo
Un pomeriggio segnato da due cortei contrapposti, l'uno organizzato da Casapound a tutela dei monumenti del Ventennio, l'altro al fine di depotenziarli e che ha visto sfilare anche il sindaco della città Luigi Spagnolli. E' quello che sta accadendo a Bolzano, la città bifronte che mischia due culture, quella italiana e quella tedesca. Il tutto e' scoppiato a seguito dell' accordo preso tra il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi e la Suedtiroler Volkspartei. In Alto Adige, ma soprattutto a Bolzano, ci sono monumenti eretti nel periodo fascista e da sempre contestati dal gruppo linguistico tedesco. A creare scalpore erano state la richiesta di depotenziamento del monumento alla Vittoria e l'asportazione del bassorilievo del Duce a cavallo che si trova sulla facciata del palazzo finanziario in piazza Tribunale. Successivamente e' intervenuta anche la Provincia autonoma che ha istituito un "concorso di idee" per individuare un progetto coprire il bassorilievo. In corteo lungo le vie del centro oltre mille militanti di Casapound provenienti non solo dalle vicine regioni del Triveneto, ma anche da Lazio, Abruzzo, Umbria, Liguria, Piemonte, Lazio, Calabria e addirittura Sicilia. Oltre 1000 rose rosse sono state depositate davanti al monumento a Mazzini. Decisamente d'effetto la scenografia. Razzetti che disperdono in aria i colori bianco, rosso e verde, bandiere italiane e striscioni a tutela dei monumenti, che dall'estrema destra sudtirolese vengono definiti "relitti fascisti". Durante il corteo, alcuni giovani del movimento secessionista Suedtiroler Freiheit della 'pasionaria' Eva Klotz hanno cercato un contatto con i Casapound ma sono stati immediatamente neutralizzati dalle forze dell'ordine. Simbolico e' stato il sorvolo sul capoluogo altoatesino di un aeroplano con la bandiera italiana dipinta nella parte inferiore della fusoliera. La contro manifestazione istituita dai partigiani dell'Anpi e dai movimenti di sinistra, ha visto sfilare circa 250 persone. Il presidente dell'Anpi, Lionello Bertoldi, ha affermato che la manifestazione di Casapound costituisce "una vergogna per Bolzano, città che vive all'insegna della convivenza e che i monumenti vanno depotenziati con un atto di coraggio".