Spara all’auto del vicino, lo ferisce al torace: finisce in carcere per tentato omicidio
Tentato omicidio: è questa l’accusa contestata ad un 58enne vibonese, P.F., che è stato raggiunto ieri da un fermo di indiziato di delitto.
Il fatto risale al pomeriggio di mercoledì 16 settembre quando sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco contro un 44enne anch’egli del capoluogo napitino e mentre questi era nella sua auto, in via Salvo d’Acquisto (QUI).
In particolare, intorno alle 16.30 è arrivata alla polizia una segnalazione dal pronto soccorso cittadino dove si era presentata una persona con una ferita al torace.
Ma appena un’ora dopo, e proprio mentre erano già in corso delle ricerche, si è presentato in Questura il 58enne, confessando di esserne il responsabile.
L’uomo ha dichiarato alla Squadra Mobile che nella serata di martedì 15 e dopo una forte discussione con il ferito, scaturita da futili motivi, quest’ultimo lo avrebbe minacciato pesantemente.
Così, nel pomeriggio del giorno, il 58enne si sarebbe armato, portando con se una pistola semiautomatica detenuta illegalmente, sentendosi intimorito.
I due si sarebbero poi incrociati per strada, in località Feudotto dove, dopo un violento diverbio, il fermato, e dalla sua auto, avrebbe dunque esploso tre colpi contro la vettura della vittima, attingendolo appunto al torace.
Quest’ultimo, recatosi al pronto soccorso, è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni: la ferita subita è stata all’altezza delle costole e con il proiettile fuoriuscitogli dalla scapola destra, che si è fratturata.
Con lui in auto, al momento del fatto, vi era anche la compagna, che ha riportato delle contusioni a causa dell’impatto della vettura contro il muro di un’abitazione privata.
Raccolti tutti gli indizi, anche grazie all’aiuto dei Carabinieri, la Squadra Mobile, coordinata dal sostituto Eugenia Belmonte della Procura locale, ha eseguito così il fermo del 58enne.
Le ragioni dell’accaduto pare siano da ricondurre a dei banali dissidi tra vicini. Dopo le formalità l’uomo è stato portato nella casa circondariale di Vibo in attesa dell’udienza di convalida.