Risuona la campanella, riaprono le scuole calabresi. Santelli: “torniamo a frequentare il nostro futuro”

Calabria Attualità

Dopo lo stop forzato a causa del lockdown e dell’emergenza Covid19, che ha tenuto forzatamente a casa gli studenti italiani e anche calabresi per un lungo periodo di oltre sei mesi, stamani le campanelle degli istituti regionali di ogni ordine e grado tornano a squillare segnando l’inizio del nuovo anno scolastico.

Un anno, questo, che inizia oggi tra nuovi “codici” da rispettare, misure anti contagio, banchi singoli e mascherine onnipresenti, e che riporta sui banchi oltre 300 mila ragazzi che frequenteranno le lezione ininterrottamente fino al prossimo 12 giugno 2021, eccezion fatta, ovviamente, per i periodi di vacanze: il Natale (dal 23 dicembre al 6 gennaio), la Pasqua (dall’1 al 6 aprile) e i ponti previsti (quello dei defunti, il 2 novembre, e quello dell’Immacolata, il 7 dicembre).

“L’emozione è tanta, si torna dopo sei mesi, da quel marzo che sembra lontanissimo e nessuno di noi sapeva come, se e quando, si sarebbe potuti tornare alla normalità e a sedere tra i banchi”.

Così la governatrice della Calabria Jole Santelli ha voluto salutare il nuovo anno e porgere i suoi personali auguri a tutta la comunità scolastica regionale.

“Chiudere le scuole prima del tempo, lo si fa solo in tempi di guerra o di grave cataclisma” ha evidenziato la presidente della Giunta evidenziando come nelle lunghe settimana di emergenza ormai alle spalle si sia dovuto far fronte a ciò che definisce come un cataclisma, un ribaltamento totale delle abitudini, delle sicurezze e del conforto della normalità”.

“Niente corse di fretta al mattino per essere in orario, niente sguardi complici prima di entrare o all’uscita di scuola, niente partite a calcetto nell’ora di ginnastica. Oggi finalmente – continua Santelli - ritornate a occupare i vostri spazi vitali, tornano il tempo e lo spazio della scuola: il luogo in cui si orientano e si incrociano stili, culture, società, attraverso cui le nuove generazioni socializzano con le ipotesi di un futuro possibile”.

Un luogo, la scuola appunto, in cui, per la governatrice, “accadono trasformazioni fertili, nel quale anche i più piccoli apprendono pratiche in grado di incidere sulla realtà sociale e sulle sue diseguaglianze, è lì che si creano coscienze critiche e cittadini competenti”.

Tutto il mondo che vive di scuola e nella scuola – continua - sta offrendo il meglio di per arrivare, oggi, a riaprire i cancelli in presenza e in sicurezza: dirigenti, docenti e tutto il personale tecnico e amministrativo insieme, e senza sosta, ha lavorato per arrivare a questo primo giorno che quasi 300mila studenti calabresi attendevano con gioia”.

“La cultura è una cosa meravigliosa come il mangiare ma chi mangia da solo è una bestia, bisogna mangiare insieme alle persone che amiamo e così bisogna coltivarsi insieme alle persone che amiamo”, scriveva Don Lorenzo Milani in una delle sue bellissime lettere.

E una frase, questa, che richiama anche Santelli ricordando agli alunni calabresi come oggi insieme e uniti tornate in classe, tra compagni, perché è lì che le cose accadono ma siate audaci con la vostra intelligenza”

Da qui un invito a tutti al rispetto delle regole e alla sicurezza:Distanziatevi, adoperate la mascherina, lavatevi spesso le mani, rispettate le regole per affrontare questo lungo momento difficile”.

Santelli, poi, non nasconde i tanti problemi logistici e strutturali nei diversi istituti ma di dice comunque certa che la creatività degli studenti, supportata dalla competenza dei docenti, aiuterà a superare ogni problema, perché la scuola calabrese ha grandi eccellenze”.

Ma la governatrice promette anche che la Regione sarà impegnata “a innovare la tecnologia potenziando laboratori per i sistemi di videoconferenza, con didattiche inclusive e aprendo ad una Comunità educante che si apra al territorio con suggestioni provenienti dal mondo delle arti, della musica e dello spettacolo e anche dalle botteghe che sono pagine di storia vivente”.

“Iniziamo tutti oggi di nuovo a raccontarci cos’è successo in classe, ritorniamo tutti insieme oggi a frequentare il nostro futuro: buon nuovo inizio, allora, e buon cammino”, conclude Santelli.