Gratteri a Progetto Policoro: “È tempo di fare le cose in grande per la nostra terra”
“È tempo di fare le cose in grande per la nostra terra”. È l’invito mosso dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri in occasione della visita nella sede del progetto Policoro Calabria. Nel corso dell’evento promosso dalla comunità che, dopo mesi di limitazioni per la Covid 19, ha ricominciato a riunirsi, Gratteri ha parlato alla platea.
L’evento, dal titolo “Dark Money: per le mafie si scrive crisi, ma si legge opportunità” si è svolto a Lamezia Terme all’interno della Sala Napolitano del Comune, ed è stato aperto dagli operatori, il tutto sotto il coordinamento di fratel Stefano Caria e Monica Tripodi. Ha poi partecipato Michele Albanese, giornalista da anni sotto scorta, per aver denunciato l’ormai emblematico “inchino” di Oppido.
Albanese ha portato un grande contributo, non solo perché ha visto nascere il Progetto Policoro con don Mario Operti, ma anche per la conoscenza del territorio. “La Calabria può essere salvata se ognuno di noi capisce che deve dare qualcosa, che bisogna rinunciare ciascuno ad un pezzo, per raggiungere un bene comune e aiutare la nostra comunità” questo forse il passaggio più significativo, che condensa il senso dell’accorato intervento di Albanese, che ha evidenziato come ci sia bisogno di coerenza, coraggio e credibilità per sconfiggere la ‘Ndrangheta che opprime e blocca settori strategici come l’agroindustria, il turismo e la ristorazione.
Nel pomeriggio dopo i saluti del sindaco, Paolo Mascaro, c’è stato l’approfondimento di Gratteri che proprio nel territorio del suo comune, nei locali di Fondazione Terina, conta di sviluppare la più grande e tecnologicamente avanzata aula bunker d’Italia e del Mondo. Presente anche monsignor Schillaci, vescovo della diocesi di Lamezia Terme, che ha posto l’accento sulla capacità di essere resilienti e resistenti.
“Giusti, educati e fermi”, sono i tre attributi che, secondo il procuratore Nicola Gratteri, devono contraddistinguere i giovani che oggi vogliono creare qualcosa in Calabria. “Bisogna studiare i bandi europei, le opportunità vere di sviluppo per i giovani arrivano da lì, poi bisogna mettere una tenda davanti alla cittadella regionale e parlare con i dirigenti per far conoscere e comprendere i bandi che possono dare tanto ai giovani calabresi.”
E il procuratore ha proseguito parlando di “un’università del turismo a Lamezia Terme, nei locali che resteranno liberi della Fondazione Terina, interessarsi ai beni confiscati fino ad essere duri e scortesi quando nell’affidamento si verificano trattamenti di serie A e di serie B per le associazioni.” Gratteri ha poi sottolineato che: “Stiamo vivendo un momento estremamente delicato, soprattutto per i precari e le persone più fragili, c’è bisogno di soldi subito, ma questo non significa che non si possa e non si debba vigilare su questi fondi, altrimenti si rischiano solo distorsioni che favoriscono le mafie. Dobbiamo vigilare sui nostri territori, perché in questo momento la ‘Ndrangheta guarda alle opportunità della crisi ed è fondamentale non lasciare solo chi è più in difficoltà.” Infine, un invito per tutti “È tempo di fare le cose in grande per la nostra terra.”