Sequestro piazza Bilotti a Cosenza, indagini chiuse per Occhiuto e altri 12

Cosenza Cronaca

Falso degli atti della procedura di collaudo dei lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Bilotti. È l’accusa del gip nei confronti di 13 persone, tra cui il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ai quali è stata notificata la chiusura indagini nell'ambito dell'inchiesta “Piazza Sicura(QUI).

L’indagine, lo scorso 24 aprile, ha portato al provvedimento di sequestro preventivo di Piazza Bilotti. Alla base del provvedimento, disposto dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro, c’è l’ipotesi di falso, tesi che investe pubblici amministratori, imprenditori, professionisti e pubblici dirigenti.

Le accuse nei confronti degli indagati sono di falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mancanza del certificato di collaudo, e con la previsione, per uno degli indagati - l'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri - dell'aggravante di avere commesso il fatto per agevolare le attività della cosca Muto di Cetraro.

Le indagini - coordinate dal pm Veronica Calcagno - si sono chiuse per il primo cittadino bruzio, Mario Occhiuto, l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, Antonio Alvaro, Antonella Angotti, Francesco Converso, Gianluca Guarnaccia, Francesco Stellato, Francesco Tucci, Pasquale Torchia, Paola Tucci, Carlo Pecoraro, Raffaele Ferraro e Carlo Vernetti.