Cala il sipario sul Laterale Film Festival, grande successo per la quarta edizione
Si è conclusa con successo la quarta edizione del Laterale Film Festival, svoltasi a Cosenza tra il 28 e il 30 settembre presso il cinema San Nicola.
La manifestazione, non competitiva e a ingresso libero, ha portato ancora una volta in sala un cinema di matrice internazionale, lontano dai circuiti consueti, che si nutre di mezzi artigianali e mira alla sperimentazione di nuovi linguaggi.
La scommessa del Festival ha trovato anche quest’anno la fiducia di un pubblico ricco e variegato, curioso di scoprire una cinematografia altra, solitamente esclusa dalle programmazioni di sala. L’affluenza è stata straordinaria, tale da far registrare il tutto esaurito nella seconda serata.
A comporre la Selezione Laterale 2020 sono stati 24 cortometraggi provenienti da Italia, Regno Unito, Belgio, Francia, Danimarca, Germania, Slovenia, Croazia, Grecia, Russia, Argentina, Canada, Stati Uniti e Australia. Tra questi, Nimic dell’acclamato regista greco Yorgos Lanthimos.
Film brevi che indagano nuove forme d’espressione, esplorano modi inediti di declinare la narrazione, sciolgono le briglie della creazione visiva e sonora.
Visioni diverse, eppure legate da consonanze segrete, come tasselli di un’unica opera apocrifa collettiva, suddivisa in tre capitoli; tanti quanti le serate di proiezione intitolate In tutta l’apertura del mondo; L’ombra che ci somiglia; Nei dispersi infiniti, più spazio di ogni spazio.
In linea con le scorse edizioni, le proiezioni sono state accompagnate dall’intervento in sala di alcuni registi dei film selezionati. La prima serata del festival ha ospitato Bo Vloors, autrice belga che ha presentato il suo Tomorrow; mentre la terza ha visto la presenza di Roberto Valdivia, autore di ¿Querido amigo hoy a dónde vamos?.
Per l’intera durata del Festival è stata prestata massima attenzione al rispetto delle misure anti Covid (obbligo di indossare la mascherina, misurazione della temperatura all’ingresso, presidi per l’igienizzazione delle mani, distanziamento interpersonale, disciplina dei posti a sedere): è stato così possibile ritrovarsi e riscoprire, in sicurezza, l’entusiasmo dell’incontro, della relazione, della condivisione.