Cinema: proiettato cortometraggio sull’endometriosi a Cosenza
Può l’endometriosi essere raccontata con l’arte? In una maniera che esca fuori dallo schema della patologia “importante”? Può una donna parlarne con un linguaggio più dinamico e altrettanto efficace? Tutti coloro che hanno assistito alla proiezione di “Rosso come l’incendio del sole nell’estate infinita” sanno che la risposta è sì.
Il cortometraggio, prodotto dall’associazione socioculturale “Ops – L’arte in corso”, presieduta da Sonia Morante con la vicepresidenza di Debora Falcone che l’appuntamento del Cinema San Nicola lo ha voluto fortemente, ha puntato proprio a raccontare l’endometriosi con una narrazione differente.
Come? Attraverso un video realizzato con la regia di Nicola Labate vede Debora Falcone come protagonista del corto interpretare uno scritto di Alessandro Hellman (le musiche sono di Angelo Sposato, le coreografie di Paolo Gagliardi e l’organizzazione generale di Francesca Florio).
«L’endometriosi ha tramutato la mia vita in dolore e io ho tramutato l’endometriosi in arte», dice Debora Falcone nel buio della sala prima dell’inizio “ufficiale” della serata.
L’iniziativa del Cinema San Nicola di Cosenza, che ha avuto il patrocinio del Comune di Cosenza e della Rai Calabria e ha il contributo della Fondazione Carical che ha contribuito alla produzione del video, è stata aperta dal dibattito “Teatro per l'educazione, il sociale e la terapia” che ha visto alternarsi come relatori sul tema, moderati dalla docente del Liceo classico “Telesio” di Cosenza Silvana Gallucci, il direttore della sede Rai Calabria Demetrio Crucitti, il docente dell’Università della Calabria Giuseppe Spadafora, il produttore teatrale e televisivo Alessandro Lopez e Claudia Calcagnile regista e docente di teatro sociale.
Prima degli interventi, la presidente di “Ops” Morante ha spiegato quanto fortemente l’associazione ha voluto questa iniziativa e altre ne seguiranno per il sociale.
«La Rai ha voluto partecipare a questa riflessione e a questa serata», dice Demetrio Crucitti sottolineando quando questo evento sia in linea con i valori fondamentali costitutivi della Radiotelevisione italiana: divulgazione e intrattenimento.
Il docente Unical Giuseppe Spadafora ha dedicato la propria vita alla Pedagogia e ha spiegato come, purtroppo, non ci siano molti specialisti sul rapporto teatro-educazione. «Il teatro è presenza – spiega il prof – aiuta a sviluppare le coscienze senza demonizzare il mondo digitale».
Sull’importanza del lavoro con attori non professionisti al quale far intraprendere un percorso laboratoriale dove essere liberi è stato il tema dell’intervento della prof Claudia Calcagnile.
Chiude il ciclo degli interventi il produttore Alessandro Lopez (manager del celebre fratello Massimo con il quale scrive gli spettacoli), che ha voluto celebrare le doti artistiche e organizzative di Debora Falcone annunciando la possibilità di utilizzare il tema dell’endometriosi all’interno di uno spettacolo sociale.
Finito il dibattito, spazio a “Rosso come l’incendio del sole nell’estate infinita”. Dieci minuti di intenso monologo che hanno incantato la sala del Cinema San Nicola.
Il viso e la voce di Debora Falcone, diretta da Nicola Labate, sono forti e decisi come i dolori che provoca l’endometriosi nel fisico e nell’animo di una donna. Il corto, che parla di endometriosi con simboli e simbolismo, riesce a creare una dolente empatia fra la protagonista e chi sta guardando il video a prescindere dal suo sesso.
«Il monologo teatrale farà parte di un progetto futuro di sensibilizzazione – spiega Debora Falcone dopo i ringraziamenti a tutte le persone che hanno abbracciato il progetto e a quelle presenti in sala – Questa è la mia storia e visto che sono una attrice ho pensato di veicolare il messaggio attraverso l’arte».