Reggio Calabria, restauro “a vista” per la Testa del Filosofo
Un vero e proprio intervento di restauro a porte aperte, con visitatori e curiosi che potranno assistere all’intera operazione. Un progetto straordinario che riguarderà un reperto archeologico altrettanto straordinario, la Testa del Filosofo, risalente verosimilmente al V secolo a.C. e conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Il reperto infatti beneficerà di un nuovo restauro grazie ai fondi raccolti tramite Art Bonus (QUI), progetto nazionale volto a diffondere la cultura del mecenatismo privato a favore dei beni storici, archeologici e culturali: un progetto che ad oggi ha sostenuto oltre 3700 interventi in tutta Italia, per una spesa complessiva di oltre 500 milioni di euro.
Per l’occasione, il museo allestirà un vero e proprio laboratorio in Piazza Paolo Orsi, dove i professionisti provvederanno a recuperare l’opera sotto lo sguardo attento degli appassionati, che potranno partecipare – visivamente – ad ogni fare del restauro.
“È un risultato straordinario, che si inserisce nell’obiettivo, ormai consolidato, di coinvolgere direttamente il pubblico nella missione strategica del Museo. Un Museo di tutti: dinamico, inclusivo ed efficiente”, dichiara Carmelo Malacrino, direttore del Marc.
La Testa del Filosofo venne ritrovata fortuitamente nel 1969 da Giuseppe Mavilla, nel corso di un’immersione presso un relitto poco distante dalla spiaggia di Porticello, nei pressi di Villa San Giovanni. Da allora il reperto è stato già restaurato una volta, ma questo intervento servirà a preservarne l’integrità materiale e le superfici.
Altri interventi di restauro e recupero erano già stati effettuati, come ad esempio il Cavaliere di Casa Marafioti, la Testa di Basilea ed il Kouros di Reggio, finanziati grazie a progetti analoghi gestiti da Intesa San Paolo.