Consiglio comunale Reggio, rischio sospensione per Angela Marcianò
Rischio sospensione fino al 7-8 gennaio 2021 per Angela Marcianò. Il Presidente della commissione elettorale centrale, Giuseppe Campagna, ha fatto riferimento a questa eventualità, in ossequio della legge Severino, durante un’intervista.
La candidata a sindaco è stata infatti condannata nel procedimento penale scaturito a seguito della delibera della Giunta comunale con cui l'Amministrazione aveva affidato all'imprenditore Paolo Zagarella, titolare dell'associazione "Il sottoscala", la gestione temporanea del noto albergo Miramare. (QUI).
Tuttavia, stando alle indicazioni della stessa commissione elettorale, si dovrà prima procedere alla proclamazione, perché la candidata ha raggiunto il quorum. Sulla testa dell’ex assessore reggina pende, come dicevamo, la legge Severino, che dovrebbe prevedere una sospensione di diritto che decorre dalla data in cui è stata emessa la sentenza, che è il 7 luglio 2019, della durata di 18 mesi, se nel frattempo non sia intervenuta una sentenza penale di condanna o di assoluzione.
È la stessa Marcianò a parlare in un comunicato stampa, nel quale fa riferimento al fatto che “tale provvedimento resta esclusivamente e funzionalmente assegnato al Prefetto, ma dopo la mia proclamazione, alla quale non ostano altre ragioni”. Scrive di rimanere “in attesa dell’iniziativa prefettizia, nei termini e nelle forme in cui sarà modulata, che accetterò, riservandomi di impugnarla nelle sedi opportune”.
La Marcianò precisa inoltre che se fosse stata eletta sindaca, avrebbe “chiesto la fissazione dell’udienza di discussione dell’appello da me proposto, ma in questa circostanza (da consigliere di minoranza) mi pare più rispettoso, per chi ha lottato assieme a me, candidandosi e ottenendo lusinghieri risultati di consenso, farmi “supplire” per un paio mesi, per come indicato dal Presidente della Commissione Elettorale, nell’ipotesi - ancora eventuale - di mia sospensione”.
Ha inoltre annunciato di aver nominato una sorta di “Giunta ombra che opererà in ogni settore dell’amministrazione, vigilando su ogni attività e agendo da pungolo rispetto alle inadempienze o ai ritardi e denunciando i profili di illegittimità, che dovessero essere intravisti nella nuova gestione dell’Ente. Ed il mio fiato sul collo, chi mi conosce non ne dubita, lo farò sentire lo stesso, così come continuerò a non prestarmi al silenzio complice o codardo”.