Crotone, i Meetup del Movimento 5 Stelle si preparano agli Stati Generali
Un incontro tra i vari attivisti dei meetup del Movimento 5 Stelle della città di Crotone, per elaborare iniziative e proposte da presentare ai prossimi Stati Generali di novembre. I grillini crotonesi appartenenti ai Meetup Amici di Beppe Grillo, Crotone in Movimento e Attivisti 3.0, si sono riuniti lo scorso 9 ottobre per superare “la crisi di rappresentatività che ha portato ad un distacco tra attivisti e portavoce”.
Sono emerse dunque le criticità da superare, come la necessità di disporre quanto meno di una sede provinciale dove “gli attivisti possano riunirsi e accogliere i cittadini che vogliono informarsi sulle iniziative portate avanti dal M5S o che intendono impegnarsi direttamente nell’attività politica. Una sede aperta, fruibile il cui costo potrebbe essere finanziato con le restituzioni delle indennità dei Parlamentari e la gestione affidata ai delegati dei MeetUp”.
Per recuperare fiducia si pensa a “garantire l’osservanza dei principi del 'codice etico' e dello Statuto da parte dei Portavoce eletti, per cui è necessario pensare ad adeguate funzioni di controllo in ordine al rispetto dei suddetti principi e alla certezza nell’applicazione delle sanzioni previste”.
Ma non solo, perché l’evoluzione del movimento deve garantire una maggiore “affermazione dei principi storici fondanti, come il limite dei due mandati elettivi e la restituzione delle indennità per gli incarichi ricoperti, affinché l’attività politica non diventi 'professione' politica”.
Infine, viene specificata una nuova struttura territoriale, riorganizzata e ben definita, “che sia costituita prevalentemente da attivisti e non da eletti, per evitare sovraccarichi di compiti per i secondi e per evitare che eventuali problemi di comunicazione tra la base e i portavoce vengano traslati anche nella struttura interna del M5s provocando veri e propri cortocircuiti nell’apparato organizzativo”.
Con queste considerazioni i Meetup si presenteranno ai prossimi Stati Generali, con la speranza che si dia una giusta rilevanza alle istanze espresse, in modo da non limitare l’azione politica nei territori.