Abbazia di Corazzo, Legambiente Calabria: “Tutelarla da interventi invasivi”
Legambiente Calabria chiede di salvaguardare l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo “da ogni intervento non consono alla storia ed alle caratteristiche architettoniche, paesaggistiche ed artistiche del luogo”. Una richiesta nata dopo la diffusione di alcuni rendering del progetto che dovrà interessare la chiesa del XI secolo, considerato “invasivo” e “snaturante”.
Il progetto preliminare di consolidamento, promosso dalla Soprintendenza di Catanzaro e di Crotone e finanziato dalla Regione Calabria, rischia di essere troppo invasivo e di snaturare, dunque, gli affascinanti ruderi dell’abbazia legata al nome di Gioacchino da Fiore, non rispettando, secondo la presidente Anna Parretta, “la bellezza ed il grande valore paesaggistico, architettonico e artistico del sito”.
Per questo motivo Legambiente ha inoltrato al Comune di Carlopoli una richiesta di accesso agli atti per verificare la legittimità e la regolarità del progetto di restauro e ripristino, nonché il rispetto dei corretti criteri per la valorizzazione e la conservazione dell’autenticità della struttura.