Asssa Calabria: “Maggiore impegno per garantire funzionalità del sistema”
Sono due le richieste avanzate ai vertici regionali dall’Asssa Calabria e dal suo presidente, Carmine Gallippi. L’associazione strutture sanitarie sociali assistenziali calabresi chiedono all’assessore Gallo “un impegno concreto a garantire la funzionalità di un sistema prossimo al collasso, attraverso risorse certe e immediate, dando un chiaro segnale sulla tutela delle fasce deboli che ad oggi sono e restano ultimi in termini di attenzione da parte della Regione”.
E non solo, perché chiede al presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì di fare attenzione sulla situazione “poiché ulteriori ritardi potrebbero avere effetti catastrofici soprattutto vista l’aggravarsi della situazione relativa allo stato di emergenza”.
Da mesi l’Associazione “sollecita un tavolo di confronto con le istituzioni e percorsi di accompagnamento per i comuni, che comunque non possono avvenire per tutorial, ma che hanno bisogno di supporto tecnico pratico attraverso risorse umane dedicate; supporto che andava semplicemente programmato, proprio per recare meno danno possibile a tutti i soggetti gestori e ospiti che fanno parte del sistema del welfare. Nemmeno l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid ha creato, cosa che doveva essere naturale, condizioni per agevolare accesso al credito o per meglio dire ai relativi budget per le strutture socioassistenziali che nella quasi totalità del sistema (esclusi numeri esigui) sono ad oggi prove di convenzione.
Per l’Asssa Calabria “la Regione non attiva poteri sostitutivi, come previsto dalla normativa in vigore, non ottemperando si compiti demandati dalla normativa, continuando a mettere a rischio centinaia di strutture socioassistenziali che assistono: anziani, disabili, minori e uomini e donne in difficoltà. Troppi comuni capo ambito sono indietro nelle relative attività e molte di quelle avviate hanno percorso opinabili”.