Palmi. Bruciata l’auto di un attivista Recosol
È stata data alle fiamme l’auto di Enzo Infantino, volontario in missioni umanitarie all’estero e nella difesa dei diritti umani originario di Palmi, e ora attivista di Recosol. È stato lo stesso volontario a darne la notizia affidando al social network Facebook il proprio sfogo, scrivendo e rivolgendosi “ai criminali che sono abituati ad agire nel buio della notte” e decidendo di rispondere “con spirito sereno: non mi avete fatto niente”.
Nel rogo appiccato nel garage della casa a Palmi di Infantino, è stato danneggiata anche l’autorimessa.
“Mi sono battuto per tutta la vita per il riscatto delle classi subalterne, per i diritti dei popoli oppressi e degli esseri umani che fuggono da contesti di guerra e miseria. Ho difeso la mia terra dal cancro mafioso, dal malaffare e dalle ingiustizie, ed operato per ricordare vittime delle cosche come Rossella Casini”.
Solidarietà a Infantino è arrivata dal Consorzio Macramè e dal movimento Rinascita Per Cinquefrondi. “Enzo, un amico, un compagno che si è sempre speso per il sociale, che ha sempre lottato per i diritti dei più deboli ha subito un'azione vile che non fa bene alla nostra Terra, non fa bene a tutte le persone, che come lui, ogni giorno si ribellano a queste logiche. Vogliamo stringerci affettuosamente attorno a lui e con forza vogliamo dirgli che non è solo”, scrive il movimento.
Anche Recosol ha espresso solidarietà scrivendo che "non sarà questo gesto ignobile a spegnere il suo sorriso e il suo impegno ma bisogna che tutti sappiano che Enzo non è solo. Tutti noi siamo Enzo, colpire lui significa colpire ognuno di noi. Ad Enzo giunga forte il nostro abbraccio e la nostra vicinanza”.
(ultimo aggiornamento 13:08)