L’Adamo consegna ventilatore polmonare all’Intensiva dell’Ospedale di Cosenza

Cosenza Salute
I rappresentanti dell'Associazione Adamo con il primario Pasqua e Filice

Si è svolta la cerimonia di consegna del ventilatore polmonare donato dall’Associazione "Massimiliano Adamo Onlus" di Cosenza all’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione (Terapia Intensiva) dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza per fronteggiare l'emergenza Covid-19.

Nell’area esterna all’Ospedale dell’Annunziata, il Primario Dottore Pino Pasqua ha incontrato una delegazione dell’Associazione Adamo con la presidentessa Daniela Biondi, il segretario Marco Adamo e la vicepresidente Monica Perri.

Grazie ad una raccolta fondi ed ai proventi delle donazioni effettuate attraverso il 5xmille, la Onlus nata nel 2010 continua nella sua opera di vicinanza alla comunità e di supporto ad enti che operano nei settori più esposti.

"Abbiamo chiesto indicazioni ai sanitari su come poter offrire un apporto. Il ventilatore polmonare da terapia intensiva che abbiamo acquistato da alcuni mesi è stato appena consegnato. La speranza – dichiara la presidente Biondi della Onlus Adamo - è di aver contribuito con questo gesto solidale ad aiutare concretamente, per quanto possibile, medici ed infermieri nel difficile compito di fronteggiare questa terribile pandemia. Abbracciamo idealmente tutti coloro che sono colpiti, direttamente ed indirettamente, dall’emergenza e ringraziamo quanti continuano a contribuire e a dare sostegno a chi ne ha bisogno”.

“Ringrazio di cuore l’Associazione Adamo – ha sottolineato il Primario Pino Pasqua - che ci dà la possibilità in un momento particolare di utilizzare un nuovo ventilatore polmonare che, unito ad altra strumentazione, ci permette di aggiungere un posto di terapia intensiva in ospedale, consentendoci di salvare altre vite umane”. “L’azienda ospedaliera sta cercando di rispondere quotidianamente all’emergenza, arrivando a creare decine di posti in più in una area covid e raggiungendo i 30 posti in terapia intensiva che all’inizio della seconda ondata si attestavano a quota 19”.