Processo “Aemilia”: Carmine Sarcone condannato a 9 anni di carcere
Una condanna a nove anni di reclusione è stata emessa dalla Corte d’Appello di Bologna nei confronti di Carmine Sarcone, coinvolto nell’operazione “Aemilia” (QUI) e ritenuto uno dei reggenti della cosca di ‘ndrangheta emiliana legata al boss Grande Aracri.
Sarcone, finito in manette nel gennaio 2018 a Cutro (QUI), è imputato nel procedimento giudiziario con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e intestazione fittizia di quote societarie aggravate dal metodo mafioso.
Per lui il sostituto procuratore generale Nicola Proto aveva chiesto 12 anni e sei mesi. Imputato anche un imprenditore casertano R.T., condannato a un anno e quattro mesi (pena sospesa), mentre in primo grado era stato assolto perché il fatto non sussiste.
Secondo l’accusa si sarebbe intestato fittiziamente una società, "Le due Torri", controllata in realtà – secondo la Dda – dallo stesso Sarcone.