Divari di genere, iniziativa congiunta di “Controcorrente” e “What women want”
Ci saranno la condizione femminile e la legge sulla doppia preferenza di genere tra i temi che le associazioni “Controcorrente” e “What women want” hanno deciso di affrontare in un corso on line che si terrà oggi, giovedì 5 novembre alle 18 sulla piattaforma Zoom.
Il Webinar, che vedrà la partecipazione di Giuditta Pini, delle Avvocatesse Rossella Barberio e Anna Falcone, di Raffaella Rinaldis, direttora dell’emittente Fimmina TV e dei rappresentanti delle due associazioni, Mimmo Le Rose, Maria Cristina Guido e Bianca Rende, cercherà di fare il punto e di rispondere alle seguenti domande: com’è cambiata la condizione femminile per effetto della pandemia? Quali rimedi o opportunità può prevedere la prossima legislazione nazionale? In Calabria sarà approvata la doppia preferenza di genere?
Il peso della pandemia si è abbattuto con particolare virulenza sulle donne. Secondo il focus della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in Italia la crisi ha colpito particolarmente le donne. Nel nostro Paese, su 100 posti persi (in tutto 841mila) dopo il lockdown primaverile, quelli femminili rappresentano il 55,9%. Sono stati soprattutto i servizi, tradizionale bacino di impiego femminile, a pagare il costo più caro: è il caso del sistema ricettivo e ristorativo, dove le donne rappresentano il 50,6% dell'occupazione, e dei servizi di assistenza domestica, dove il lavoro femminile arriva all’88,1%. Questo secondo lockdown non sarà più roseo, visto le premesse.
Altro tema di grande attualità è quello della difficoltà, per le donne, di accedere alle cariche elettive, questione ancora più sentita in Calabria, dove la legge elettorale regionale non è stata ancora adeguata alla Legge nazionale L. 20/16, che contempla la doppia preferenza di genere. Come noto, la Calabria è rimasta una delle ultime regioni a non prevedere questo riequilibrio di genere, tant’è che sulla ritenuta illegittimità rispetto agli articoli 3 e 51 della Costituzione è stato chiamato a pronunciarsi anche il TAR Calabria.