Al via la seconda edizione di Chiese Aperte
Dopo il successo della scorsa edizione, torna il progetto Chiese Aperte, un vero e proprio corso di formazione dedicato ai volontari impegnati nella custodia, tutela e valorizzazione degli edifici di culto.
Nel corso della prima edizione, svoltasi nel 2019, il progetto, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace e dall’Associazione Culturale Kairòs, ben 30 volontari hanno messo in luce l’interesse per la storia, l’iconografia e le opere d’arte facenti parte del patrimonio ecclesiastico.
Quest’anno dunque, con la seconda edizione per corso si prova a mantenere alto l’entusiasmo dei corsi, fornendo loro un percorso storico e culturale di rilievo, grazie all’apertura di chiese come Santa Maria di Figulis, San Nicola, Sant’Omobono e Santa Maria di Mezzogiorno. Apertura resa ancor più speciale grazie a diversi eventi musicali offerti dal Quintetto Aulos, dal Magna Graecia Flute Choir, dal coro Voci di Luce e dal coro dell’associazione Jonathan… liberi di volare.
Il corso sarà diviso in una parte teorica, che prevede il vero e proprio corso di formazione, che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre e riguarderà elementi relativi all’iconografia cristiana, al restauro delle opere d’arte, l’architettura dei luoghi liturgici, le fonti storico-bibliografiche e la ricerca del sacro nell’arte contemporanea. Lezioni che si svolgeranno in video conferenza, nel pieno rispetto delle normative anti-covid.
Seguirà poi la parte pratica, ossia delle lezioni in presenza, in sette chiede tra Catanzaro, Davoli, Squillace e San Pietro Magisano. Dei veri e propri sopralluoghi per introdurre i corsisti all’argomento della fondazione e all’analisi storico-artistica dei luoghi visitati.
L’obiettivo è quello di formare dei volontari in grado, in futuro, di contribuire all’apertura delle chiese del territorio dell’Arcidiocesi, garantendone la fruibilità ai fedeli ed ai devoti. Luoghi che meritano una significativa valorizzazione, e che possono contribuire ad implementare il turismo religioso e non solo, mettendo a disposizione il loro patrimonio artistico e storico.