Imprenditore sfruttava le proprie dipendenti, scatta il sequestro di beni

Catanzaro Cronaca

Avrebbe sfruttato le proprie dipendenti. La Procura della Repubblica di Lamezia Terme, guidata da Salvatore Maria Curcio, ha chiuso le indagini nei confronti di Gioele Mancuso, imprenditore catanzarese operante nel settore dei call center.

Secondo gli inquirenti – e a seguito dell’inchiesta della Guardia di finanza della città della Piana – avrebbe sfruttato in particolare quattro donne impiegate come operatrici telefoniche.

In base all’accusa, almeno dal novembre del 2016 al febbraio del 2019, l’indagato avrebbe corrisposto alle dipendenti retribuzioni in modo ritenuto “palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali e approfittando del loro stato di bisogno, avrebbe violato la normativa relativa all’orario di lavoro e alle ferie.

Le operatrici sarebbero state sottoposte a condizioni di lavoro degradanti. E non solo, perché – sempre secondo la tesi degli investigatori – le stesse sarebbero state costrette a commettere illeciti per avvantaggiare il datore di lavoro, e sarebbero state ricoperte di insulti e offese quando avessero rivendicato i propri diritti.

Nel corso delle indagini, inoltre il pm Giuseppe Falcone ha chiesto ed ottenuto dal Gip il provvedimento cautelare dell’applicazione della misura del controllo giudiziale dell’azienda e sono state sottoposti a sequestro oltre 9,500 euro, ritenute il profitto del reato di sfruttamento.

L’inchiesta è partita dopo una segnalazione alla Guardia di finanza da parte di un sindacato. Le fiamme gialle hanno avviato le indagini, acquisendo tutti gli elementi indiziari dai quali è stato ipotizzato a carico dell’imprenditore il reato di sfruttamento. È stato poi contestato l’illecito della “responsabilità amministrativa degli enti”.