Bracciante ammazzato in Calabria, presunto assassino catturato in Romania
Dopo esattamente due anni di ricerche è stato rintracciato e catturato il presunto assassino di Ion Draghici, rumeno all’epoca 57enne ucciso esattamente il 4 novembre 2018 nella sua casa di Melicucco (QUI).
Sul fatto di sangue hanno indagato i carabinieri della stazione locale e le cui informazioni fornite alla Politia Română, grazie alla collaborazione dello Scip, il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno portato oggi all’arresto, ad Adamclisi, in Romania, di Cornel Barnat, 29enne connazionale della vittima.
A carico dell’uomo pendeva infatti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa la scorso 13 ottobre dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi con l’accusa, appunto, di omicidio.
Il provvedimento si è poi tradotto in un mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura e conseguente al mancato rintraccio in Italia dell’indiziato.
Barnat è stato dunque rintracciato nella cittadina rumena, nei pressi di Costanta, dove viveva e lavorava. Dopo il brutale omicidio si era reso irreperibile: a pochi giorni dal delitto era infatti ritornato in patria con un autobus.
Il cadavere di Draghici - che lavorava come bracciante in vari centri della Piana di Gioia Tauro - fu ritrovato nella sua casa di Melicucco dopo due giorni dalla morte. Da quanto appurato allora dagli investigatori venne colpito a calci e pugni subendo delle lesioni interne.
Grazie alla ricostruzione degli inquirenti delle varie fasi precedenti e successive all’efferato delitto, che sarebbe scaturito da una lite per futili motivi tra i due connazionali e degenerata anche a seguito dell’abuso di sostanze alcoliche, la procura palmese aveva subito emesso un ordine d’arresto per il 29enne.
L’indagine, diretta dal pubblico ministero Scarpino e coordinata dall’aggiunto Casciaro, ha consentito di scoprire che l’uomo, dopo aver lasciato l’Italia, avesse continuato a mantenere contatti con i propri familiari nella Piana di Gioia Tauro.
Sulla base delle evidenze raccolte nel corso delle sue ricerche e appena localizzazione in Romania, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un mandato di arresto europeo che ha permesso ai colleghi rumeni - come dicevamo sulla base degli elementi forniti dai militari calabresi - di scovarlo in pochi giorni e dunque catturarlo. Barnat è al momento a disposizione dell’Autorità giudiziaria rumena in attesa dell’estradizione in Italia.