Sanità, Lavia (Cisl): “Fare chiarezza sulle inefficienze”

Cosenza Salute
Giuseppe Lavia

“Le linee di comando non funzionano e ci sono Direttori sanitari non all’altezza di simili emergenze”. Lo dichiara il segretario provinciale di Cisl Cosenza, Giuseppe Lavia, commentando in comunicato la difficile e complessa situazione sanitaria regionale.

L’attenzione del sindacalista è focalizzata sulla necessità di far luce sulle competenze e sulle responsabilità che hanno portato al disastro al quale stiamo assistendo. Fattori che non riguarderebbero esclusivamente l’ex commissario Cotticelli, ma anche i commissari dell’Asp e dell’Azienda Sanitaria di Cosenza.

“Si parlava anche l’attivazione di 34 posti letto complessivi, ossia il raddoppio dei posti letto attuali di terapia intensiva e 28 posti di terapia sub intensiva. Per l’Asp di Cosenza, dovevano essere realizzati 18 posti letto di terapia intensiva aggiuntivi, tra i quali 6 a Castrovillari, 6 a Rossano, 4 a Paola e Cetraro”, afferma Lavia.

“Lo stesso Piano prevedeva in maniera dettagliata, in ragione del confronto avvenuto con il Dipartimento Salute della Regione e con le Direzioni delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale, anche quali posti letto ordinari dovevano essere trasformati in posti covid nelle strutture ospedaliere. Cosa è stato fatto? Nulla. E ci sono pazienti ammassati in Pronto Soccorso”.

Attenzione anche sul piano del personale e delle assunzioni, che ha visto uno stanziamento di oltre 1.5 milioni di euro non ancora spesi per l’implementazione di medici, infermieri ed oss. “Le strutture commissariali a tutti i livelli non sono esenti da responsabilità” dichiara il sindacalista, che evidenzia altre gravi carenze, come l’attesa di “almeno 10 giorni” per avere l’esito di un tampone. Una condizione stressante anche per lo stesso personale, sottoposto a turni insopportabili.

“Emergono in generale responsabilità non solo per ciò che non è stato fatto in questi mesi, ma anche per quello non è stato fatto negli ultimi quindici anni. Ora è tempo di individuare soluzioni da mettere in atto con assoluta urgenza”, conclude Lavia.