Castrovillari, il Comitato per la sanità pubblica ha incontrato i sindaci del territorio
Evitare iniziative estemporanee e volontaristiche, puntando ad una gestione organica dell’emergenza, attraverso il potenziamento dell’ospedale spoke di Castrovillari, la riconversione dei plessi ospedalieri di Lungro e Mormanno in centri di accoglienza e assistenza di malati non in cura intensiva, l’istituzione di USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) che rispondano ai parametri demografici e organizzativi previsti dalla legge, l’utilizzo dei laboratori di analisi per la processazione dei tamponi, il reclutamento di personale medico e paramedico in numero adeguato.
È emerso nel corso dell’incontro tra il Comitato per la Difesa e la Promozione della Salute Pubblica nella zona del Pollino con i sindaci del territorio. Nei giorni scorsi il comitato ha inviato un documento con specifiche proposte per affrontare la grave crisi sanitaria in atto e per rimediare alle gravi carenze della sanità distrettuale.
All’incontro hanno preso parte i sindaci dei comuni di Mormanno, Civita, Acquaformosa, Terranova, San Basile, Saracena (vicesindaco) e Castrovillari (il consigliere Piero Vico in rappresentanza del Sindaco). Presente anche il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Mimmo Pappatera, che ha dato la disponibilità a lavorare con i sindaci e il Comitato per raggiungere gli obiettivi prefissati.
I sindaci, che hanno apprezzato il lavoro di inquadramento delle criticità e di proposta svolto dal Comitato, si sono impegnati a recepire le formulazioni contenute nel documento redatto da quest’ultimo in appositi atti deliberativi da inviare al Commissario straordinario, al Dipartimento della Salute della Regione Calabria ed al Ministero della salute. Tutti, poi, si sono detti disponibili ad “istituzionalizzare” l’interlocuzione che si è avviata, dando vita ad un tavolo tecnico-politico permanente, inteso non solo come luogo di confronto, ma anche come organismo di indirizzo per le politiche sanitarie territoriali.