Morte Chimirri. Pestaggio vice ispettore, imputati patteggiano
I quattro imputati nel procedimento che riguarda il brutale pestaggio del vice ispettore di polizia Giuseppe Sortino (QUI) hanno tutti patteggiato la pena.
Ad accogliere la loro richiesta, nel tardo pomeriggio di oggi, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Crotone, Assunta Palumbo.
Si tratta di Domenico Chimirri, di 21 anni, che ha dunque patteggiato quattro anni di reclusione ai domiciliari; due gli anni, con la sospensione condizionale della pena, invece, per il nonno, Domenico Chimirri, di 68 anni; patteggiano invece tre anni, due mesi e venti giorni, Antonio Chimirri, di 41 anni, e un anno e quattro mesi, con pena sospesa, Mario Chimirri, di 36 anni. Revocati i domiciliari per Domenico (68) e Mario Chimirri.
Il processo ai quattro - a cui si contestavano in concorso i reati di tentato omicidio aggravato, lesioni personali pluriaggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale in concorso, porto abusivo e illegale di armi o oggetti atti a offendere – si inserisce nella vicenda della morte del loro familiare Francesco Chimirri (QUI), 44enne pizzaiolo ucciso nel quartiere Lampanaro di Crotone, il 7 ottobre dell’anno scorso, con un colpo di pistola sparato dal vice ispettore Sortino, che secondo la Procura avrebbe fatto fuoco per difendersi dall’aggressione da parte della vittima.
A seguito delle percosse, il poliziotto avrebbe infatti estratto l’arma d’ordinanza e sparato colpendo il 44enne, per poi essere malmenato dai parenti di quest’ultimo.