Reggio Calabria, Confesercenti scrive al premier Conte
“Se determinati errori erano non solo comprensibili ma fisiologici durante la prima ondata dell’epidemia, divengono difficilmente giustificabili adesso”. È quanto scritto in una lettera firmata da Claudio Aloisi, presidente dalla federazione reggina di Confesercenti, indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Una lettera dove ci si dice consci e consapevoli delle difficoltà affrontate e da affrontare, ma dove si cerca di mettere a fuoco gli errori che hanno portato a questa nuova ondata dopo “quattro mesi di relative quiete che avrebbero dovuto essere utilizzati per risolvere le diverse criticità emerse durante la prima fase”.
Condizione che si è ripercossa anche sulla Calabria, “l’unica Regione in Italia dichiarata Zona Rossa in maniera preventiva, non quindi per l’evolversi dell’epidemia o per i numeri” ma per i problemi relativi alla sanità regionale. Problemi che l’associazione di categoria attribuisce anche ai commissari che si sono succeduti, da che avrebbero dovuto “risanare e rendere efficiente” un sistema malandato, ma ad oggi non hanno prodotto nessuna miglioria.
“Mi domando: ma il Ministero preposto non dovrebbe vigilare sull’operato di chi agisce per suo nome e conto valutandone anche competenze e capacità?” si chiede Aloisio, definendo al vicenda “sconcertante” specialmente per come è proseguita nelle ultime ore.
“I Calabresi in quanto cittadini italiani hanno il diritto di pretendere maggior serietà, maggior rispetto e, soprattutto, risposte concrete e non sceneggiate degne del peggior avanspettacolo” conclude.