Operatori Anas in lotta “offesi” da un video, Simonelli (SADA): “Azienza assuma posizione netta”

Crotone Attualità

“Con rammarico siamo, ancora una volta, costretti a registrare come continuino ad essere disattese le legittime aspettative di tutta quella schiera di Lavoratori ANAS che, con senso del dovere, di appartenenza, impegno e professionalità si spendono ben oltre da quanto richiesto contrattualmente, per garantire un servizio indispensabile a tutela del diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini su tutto il territorio nazionale ed in particolare in questa nostra Calabria martoriata e, soprattutto oggi, disegnata e spesso presentata per come non è.” A denunciarlo è il Segretario Regionale Calabria della SADA ANAS, Antonio Simonelli, che in una nota precisa: “Lavoratori questi, spesso invisibili e oscurati da una stampa e da un’opinione pubblica sensazionalista alla continua ed affannosa ricerca dello scandalo e, quasi sempre, mai propensa a mettere in risalto quanto di positivo, oggettivamente, emerge in termini di efficienza ed efficacia in funzione della collettività, ma seguendo il principio “che fa sempre più rumore un albero che cade e non una foresta che cresce”.”

“L’occasione di questa amara disanima – aggiunge Asimonelli - ci è fornita da un video pubblicato in data 23 novembre 2020 ed ormai diventato virale su tutti i social, relativo al Viadotto Neto lungo la SS 106 ai confini tra Crotone e Strongoli. Inutile soffermarsi sulla stupidità di questi cosiddetti “leoni da tastiera e da video” che non perdono occasione, soprattutto al verificarsi degli ormai ciclici e distruttivi eventi meteorologici, per diffondere notizie false e tendenziose volte a procurare allarmismi nella popolazione, oltre che a denigrare l’operato di chi, con efficienza, opera con senso di responsabilità sopperendo anche alle ormai ben note carenze di risorse più volte rappresentate in tutte le sedi possibili. A fronte del profuso impegno di tutti quei lavoratori che si prodigano senza risparmiarsi in aree di crisi, - avanza - ci saremmo aspettati una repentina e severa reazione da parte del management aziendale in luogo di un comunicato istituzionale, in quanto non è più tollerabile che ANAS continui ad essere oggetto di attacchi, ripetuti e impuniti che minano e infangano, non solo l’immagine, ma tutto quanto di buono e di positivo c’è nella nostra Azienda.”

“La Struttura Territoriale Calabria di ANAS S.p.A. – chiosa il Segretario Regionale - è dotata di risorse umane di altissimo profilo che, potendo contare su supporti tecnologici all’avanguardia ed in continuo aggiornamento, e sull’encomiabile ruolo del personale addetto alla manutenzione e sorveglianza della rete stradale che, seppur carente, garantisce agli utenti gli standars di sicurezza, è perfettamente in grado di verificare e soprattutto monitorare l’intera rete infrastrutturale in gestione a fronte di dati scientifici e non di isterismi incontrollati di singoli soggetti o associazioni. ANAS S.p.A., a nostro avviso, - prosegue - non deve consentire a chi, singoli o associazioni, privo di titoli specifici e di conclamata esperienza, indossando dispositivi di protezione che rimandano ad Uffici della Regione Calabria, di generare non solo allarme ma anche di denigrare il personale aziendale, addirittura manomettendo, in diretta social, il lavoro svolto in emergenza, con condizioni meteo proibitive, a tutela degli utenti. Riteniamo – conclude - sia giunto il momento che l’Azienza assuma posizione nette adottando idonee iniziative nelle opportune sedi a tutela sia della propria immagine che di quella dei lavoratori”.



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