Qualità della vita: Pordenone al top, Crotone chiude la classifica con Foggia
Pordenone e Trento sul podio e Crotone e Foggia a chiudere la classifica. ItaliaOggi e l’Università La Sapienza di Roma hanno stilato la graduatoria sulla qualità della vita nelle province italiane, realizzata in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.
Il report, arrivato alla sua XXII edizione, fotografa lo stato della qualità delle vita nei territori italiani. Qualità che nel 2020 si scontra con la pandemia, tanto da far sprofondare le aree colpite dalla prima ondata di coronavirus. Così se Bergamo passa dal XXVI posto al 40esimo di quest’anno, Lodi indietreggia di 37 posizioni, Milano di 16, Piacenza di 41, Cremona addirittura di 46.
Su 60 province su 107 la qualità si attesta tra buona e accettabile, mentre il 41,5% della popolazione italiana vive in territori con qualità della vita scarsa o insufficiente. E in particolare nei territori del sud Italia e delle isole.
Tra le prime posizioni dopo Pordenone e Trento seguono Vicenza (era 14ª) e Padova (11ª). Ma il salto più alto è di Ascoli Piceno, che dalla 37ª passa alla quinta posizione, è infatti prima nel settore della sicurezza sociale e terza nella categoria reati e sicurezza.
Sono Bolzano e Bologna ad aprire la classifica di affari e lavoro. Mantengono le posizioni al vertice come in passato. Segue Trento che si conferma sul podio. Crotone chiude invece la classifica, come successo lo scorso anno.
Nel settore ambiente Trento è la provincia che presta più attenzione, seguono poi Milano, Pordenone e Sondrio. Chiude la classifica Catania. Le province meridionali si trovano nella seconda metà della graduatoria, mentre i territori settentrionali guidano l’intero settore.
Ascoli Piceno è la provincia più sicura, seguono Nuoro, Treviso e Oristano. Il territorio meno sicuro è Rimini, che chiude la classifica in ultima posizione per il terzo anno consecutivo.
L’effetto Covid si evince nel settore sicurezza sociale. È Imperia ad aprire la classifica facendo un salto di ben 89 posizioni, seguono poi Benevento, Ascoli Piceno e Fermo. Le province del Sud guidano la classifica alta, e invertono di conseguenza la tendenza delle ultime edizioni. Nel gruppo di coda Bergamo, Lodi, Sondrio e Cremona.
Trento si classifica in prima posizione nel settore istruzione e formazione, seguono poi Bologna, Trieste e Udine. E Crotone si attesta ultima.
Isernia è la provincia con i dati più alti nel settore sistema salute. Seguono poi Terni, Cagliari e Catanzaro. Le ultime posizioni sono occupate da Cuneo, Vercelli e Asti; Como; Imperia e La Spezia. Coda anche per Trento; Vicenza e Treviso; Trieste e Gorizia; Reggio Emilia.
Se Siena conquista il primo posto per tempo libero, Crotone occupa invece la posizione più in basso della classifica. Anche Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola, e Grosseto si piazzano nei primi posti.
Ultimo posto per Crotone anche nella categoria reddito e ricchezza. Primo piazzamento per Milano, posizione che la città meneghina ha conservato dallo scorso anno. Seguono poi Bologna, Aosta e Parma.