Cortocircuito elettrico: cosa fare per risolvere il problema
Il cortocircuito è sostanzialmente il frutto di un malfunzionamento dell’impianto elettrico e si manifesta quando il filo fase entra accidentalmente a contatto con il filo neutro. Durante il cortocircuito si verifica un passaggio di corrente molto alto causato dalla presenza di un circuito che non funziona a dovere.
Nella maggior parte dei casi questo fenomeno viene contrastato dall’attivazione di un salvavita, ovvero un sistema il cui scopo è duplice: da un lato protegge la salute dei circuiti facenti parte degli impianti elettrici, e dall’altro evita che possano verificarsi spiacevoli incidenti. Ad oggi è obbligatoria per legge l’installazione di un salvavita che scatta, come spiega Acea sulla sua guida, in caso di problemi all’impianto elettrico. Proprio per una questione di sicurezza, è bene che in ogni abitazione sia presente un impianto elettrico a norma dotato di salvavita.
I segnali del malfunzionamento
Quando un impianto elettrico non funziona a dovere, ci sono alcuni segnali che possono essere colti per averne la certezza. Fra questi campanelli d’allarme c’è ad esempio la rottura dell’interruttore per accendere la luce, spesso fra i principali responsabili del verificarsi di un cortocircuito. Un altro segnale molto comune è la dispersione di elettricità che avviene quando si collega un apparecchio a una presa di corrente, cosa che fra l’altro produce anche una leggera scossa. Anche le luci che tremano sono da inserire nella lista dei segnali di un possibile guasto all’impianto elettrico e lo stesso discorso vale per l’odore di bruciato. In presenza di uno o più avvisi di questo tipo è il caso di rivolgersi a un tecnico specializzato per verificare l’entità del problema. Sebbene il fai da te sia sconsigliato quando si parla di cavi elettrici, ci sono alcune cose che si possono verificare anche autonomamente.
Come comportarsi se si verifica un cortocircuito
Per prima cosa bisogna evitare le crisi di panico, perché spesso il cortocircuito è dovuto a un problema abbastanza banale. Il primo passaggio prevede di spegnere tutte le luci e staccare le spine dalle prese. Quindi occorre recarsi presso il quadro elettrico e tirare su solamente l’interruttore della luce, mentre la leva che regola le prese a muro va lasciata su OFF. A questo punto occorre accendere uno per volta le varie luci di casa. Se la corrente non salta vuol dire che gli interruttori presenti nelle varie stanze funzionano bene e allora la causa potrebbe dipendere da altro. Dei possibili colpevoli sono gli elettrodomestici, dal frigorifero al forno, passando per qualsiasi apparecchio elettrico.
Se ancora non è stato fatto, occorre staccare tutti i dispositivi e, dopo aver azionato la leva delle prese sul quadro elettrico, attaccarli alla corrente uno alla volta: se a un certo punto la corrente salta, sarà facile capire quale elettrodomestico ha causato il cortocircuito. A quel punto sarà il caso di farlo controllare o, se non è riparabile, sostituirlo. Infine, il cortocircuito potrebbe dipendere dalle prese o dagli interruttori che vanno dunque riparati smontandoli uno a uno per verificare il collegamento dei cavi elettrici. In quel caso basta semplicemente ripristinare il giusto collegamento dei fili per risolvere il problema del cortocircuito.
In conclusione, sono diverse cause che possono contribuire a generare un cortocircuito e, se nei casi più semplici è possibile intervenire con il fai da te, per questioni più complesse è preferibile rivolgersi a un tecnico specializzato.