Ambiente, nuova ordinanza di Spirlì: ripartono caccia e pesca

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Il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato una nuova ordinanza con la quale consente la ripresa delle attività venatorie e di pesca sportiva e dilettantistica.

“La caccia sarà permessa con queste modalità: nel comune di residenza; nell'Atc di residenza venatoria; nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche situati in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione. L'attività venatoria è inoltre "limitata ai soli residenti in Calabria e potrà essere svolta solo in forma individuale e nel rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento”.

Le attività saranno possibili tenendo conto delle misure di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti. Il provvedimento consente – fino a nuove determinazioni e all'adeguamento a un'eventuale nuova classificazione – lo svolgimento dell'attività venatoria “in quanto stato di necessità per consentire l'equilibrio faunistico-venatorio, limitare i danni alle colture, nonché il potenziale pericolo per l'incolumità pubblica”.

La pesca sarà consentita “nel comune di residenza o nei comuni limitrofi nel caso non sia possibile lo svolgimento nel comune di residenza”. Le autorità competenti verificheranno il rispetto delle misure previste dalla nuova ordinanza e potranno applicare sanzioni da 400 a mille euro in caso di violazioni.

“Il rispetto che cacciatori e pescatori hanno sempre dimostrato nei confronti dell'ambiente, unito alla rassicurazione circa il loro comportamento responsabile e rispettoso delle direttive dei governi centrale e regionale, mi hanno spinto – spiega il presidente Spirlì – ad accogliere le richieste pervenutemi negli ultimi giorni da parte dei vari rappresentanti di categoria. In un periodo di grande tensione, dovuto anche all'isolamento forzato, poter svolgere attività all'aria aperta e in pieno contatto con la natura non può che essere salutare”.