“Stive pulite”, assolto Massimo Motta

Catanzaro Cronaca

Assoluzione piena per Massimo Motta, 41enne di Nocera Terinese, finito sotto processo nell’ambito dell’operazione di polizia “Stive pulite” (QUI), che nel maggio del 2013 portò all’arresto di diverse persone accusate a vario titolo di una serie di furti, tentati furti e danneggiamenti, ad opera di operatori aeroportuali ed avvenuti negli scali aerei di Lamezia, Bari, Bologna, Linate, Napoli, Palermo, Fiumicino e Verona.

L’imputato - difeso dall’avvocato Maria Bonaddio, del Foro di Lamezia Terme - nell’udienza del 9 dicembre è stato scagionato poiché, come fa sapere lo stesso legale, in relazione all’accusa di tentato furto, il fatto non sussiste.

Quanto invece ai tentati furti in concorso con un altro operaio e per l’accusa di furto di un gioiello contenuto all’interno di un bagaglio, il giudice monocratico ha assolto il 41enne per non aver commesso il fatto”.

La Bonaddio esprime quindi soddisfazione per “questa assoluzione piena che arriva dopo otto anni, da quando a dicembre del 2012 Massimo Motta fu iscritto nel registro degli indagati, afferma.

Un’indagine, spiega ancora l’avvocato, appresa dall’uomo nel 2013, in coincidenza con l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, poi revocati dopo appena venti giorni a seguito di un ricorso al Tribunale della Libertà di Catanzaro.

Sette anni di attesa e di profondo disagio esistenziale per Motta e per la sua famiglia, che adesso possono tirare un sospiro di sollievo e affrontare con maggiore serenità e con più forte spirito di progettualità i nuovi capitoli della loro vita”, conclude Bonaddio.