Violenza domestica, un arresto a Corigliano-Rossano
Avrebbe utilizzato la figlia di soli sei anni per denunciare le numerose e ripetute violenze subite nelle mura domestiche. La donna, dopo l’ennesimo raptus del coniuge, ha scritto un “pizzino” alla madre chiedendo aiuto, senza essere scoperta dall’uomo per paura di ulteriori ritorsioni.
È venuto così alla luce un dramma familiare che si consumava da oltre 10 anni, e che è acuito ed intensificato negli ultimi mesi per via della convivenza forzata dapprima per il coronavirus e successivamente per la sottoposizione dell’uomo, un quarantunenne del posto con numerosi precedenti penali, agli arresti domiciliari.
Dopo essere stata selvaggiamente picchiata la donna ha chiesto aiuto tramite la figlia, che è riuscita ad avvertire la famiglia che ha poi sporto regolare denuncia. Gli agenti, una volta entrati in casa, hanno trovato la donna ancora a terra, con evidenti segni di violenza sul volto e sul collo, in stato confusionale. Inoltre, tramite l’aiuto della bambina, che verosimilmente avrebbe assistito alle scene di violenza, hanno rinvenuto anche un bastone occultato dietro un mobile, utilizzato per le percosse.
La donna e la bambina sono state immediatamente prelevate ed allontanate dall’ambiente domestico e condotte al Pronto Soccorso per alcune ferite, considerate guaribili in quindici giorni. L’uomo invece è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti domestici e violenza, e condotto nel carcere di Castrovillari.