Acqua sporca a Vibo, cittadini in protesta davanti al Comune: “esce fogna dai rubinetti”
Protestano per un bene essenziale i cittadini della frazione di Vena Inferiore, a Vibo Valentia, che si sono riuniti davanti al Comune “supplicando” un intervento per avere acqua pulita.
I residenti della frazione denunciano che dai rubinetti non esce “ruggine o terra, ma fogna”. Sarebbero infatti circa 200 i cittadini, grandi e piccini, costretti a lavarsi con le bottiglie.
“Siamo peggio del terzo mondo“, dichiarano i manifestanti, che aggiungono: “Non siamo bestie, siamo essere umani. Non meritiamo di morire per colpa di qualcuno che non si prende la briga di far venire l’acqua pulita”.
“Siamo una settantina di famiglie – dichiarano - che da giugno sono senz’acqua, ci sono persone con problemi di dermatite, e nel 2020 non potersi lavare sembra proprio il limite massimo”.
Dalle analisi eseguite continuerebbe ad emergere una contaminazione di batteri tra cui Escherichia coli e Enterococchi, tra i principali indicatori di contaminazione fecale.
“Si parla tanto di Covid e poi dobbiamo lavarci le mani con la fogna. Dobbiamo andare in un altro comune per farci una doccia, ora che ci chiudono come facciamo?”, si chiedono i manifestanti,
Una delegazione di cittadini, accompagnata dal parroco don Giancarlo Lo Riggio, è stata accolta dal sindaco Maria Limardo e dall’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo.
Proprio il primo cittadino ha riferito che “non è vero che l’amministrazione non si sta interessando del problema” ed ha precisato di essersi fatta carico del problema in atto a Piscopio.
“Io stessa sono andata almeno quattro volte”, ha dichiarato la Limardo, per poi aggiungere: “Gli operai dovevano intervenire 7 giorni fa, ma questa è la città delle emergenze. A Piscopio c’è stata una perdita gravissima che poteva provocare il crollo di una soletta e quindi sono dovuti andare là”.
L’assessore Russo ha aggiunto: “Stamattina mi sono arrabbiato con i dipendenti perché ero convinto fossero intervenuti”.
“Aggiungo, e non voglio essere polemico, che il diritto è sacrosanto – continua l’assessore ai Lavori pubblici – ma dalla schermata ci risultano poche utenze attive”, facendo riferimento ai molti cittadini che non pagano il servizio idrico.
I cittadini hanno lasciato il palazzo comunale chiedendo di “avere solo un po’ d’acqua pulita, non altro”.