Regno Unito, lametino a capo della sperimentazione sul farmaco anti Covid
Parla calabrese la sperimentazione britannica sul farmaco anti Covid. Il capo del progetto, nonchè Direttore del Centro Ricerche cliniche dell'University College di Londra, è il lametino Vincenzo Libri.
Il ricercatore, ai microfoni di Sky Tg24, ha infatti parlato della potenzialità della nuova ricerca che potrebbe portare alla creazione di una cura in grado di “dare un'immunità immediata”. Cura che per Libri ha “una portata grandiosa”, in particolare se messa in realazione alle conoscenze che medici e ricercatori hanno maturato nella lotta al coronavirus.
“L'aspettativa - come spiega Libri - è che ci sia una protezione per almeno 6 mesi-un anno” e in presenza di “chiarissimi risultati positivi intermedi si potrebbe chiedere un' urgente approvazione anche prima della formale conclusione dello studio”, ha detto lo scienziato. Rimane cauto Libri, affermando che la ricerca si trova allo stato iniziale, ma non esclude di poter usare il trattamento per i “pazienti che non avrebbero comunque un vantaggio dal punto di vista del vaccino”.
Spiega quindi la differenza tra “un vaccino convenzionale e un trattamento con anticorpi neutralizzanti”, il primo “stimola la produzione di anticorpi naturali, questo trattamento invece riproduce in maniera sintetica, in laboratorio, l’anticorpo Covid. Va da sé che un paziente che è stato in contatto con uno o più casi confermati di Covid non otterrebbe vantaggi, nel senso che il vaccino ha dei tempi tecnici per la produzione di anticorpi di almeno un mese, un mese e mezzo. I vaccini, infatti, compresi quelli Covid, richiedono una prima vaccinazione e un richiamo a un mese – sei settimane e solo dopo il secondo richiamo c’è la produzione di anticorpi a un livello sufficiente per proteggere dalla malattia”.