Panariello show a Catanzaro, “L’italiano è un comico nato”

Catanzaro Tempo Libero

Grande successo ieri sera al GranTeatro Le Fontane di Catanzaro per l'appuntamento con "Panariello non esiste", il nuovo e atteso show di Giorgio Panariello. "Voglio tornarci, qui", ha detto a fine serata al suo pubblico il comico toscano che ha ammesso a più riprese di essersi divertito tanto a Catanzaro, vista anche la grande partecipazione, in numero e simpatia, dei presenti al GranTeatro. Prima di salire sul palco, il promoter Maurizio Senese, della Esse Emme Musica, ha consegnato a Giorgio Panariello, dietro le quinte e a nome di Michele Affidato, una targa opera del maestro orafo crotonese, reduce dalla recente conferma al Festival di Sanremo, con il nuovo premio dedicato al 150.mo anniversario dell'Unita' d'Italia. Ma una volta abbassate le luci in sala, tutta l'attenzione e' stata per il mattatore fiorentino che ha intrattenuto il parterre, risata dopo risata, per circa tre ore di spettacolo, senza sosta. Panariello ha alternato momenti in cui ha esternato le proprie, ironiche, riflessioni sulla contemporaneità: "L'italiano e' comico già in sé. La situazione attuale del nostro Paese e' tale che nemmeno i più grandi registi e sceneggiatori sarebbero mai riusciti a pensarla". E quindi stoccate ai politici, ma soprattutto a quel mondo esasperato della televisione, dagli opinionisti ai criminali, celebri nostro malgrado grazie al piccolo schermo in cui anche la notorietà e' finta. Ma c'e' stato anche posto per alcune riflessioni sulla passione, spiegata attraverso i cinque sensi, sull'eternamente difficile rapporto uomo-donna, così come su quello degli italiani con l'inglese, senza tralasciare quelle campagne che Panariello ha da sempre sposato con partecipazione, dalla battaglia contro la guida in stato di ebbrezza all'attenzione verso i nostri amici animali. Ma, ovviamente, non sono mancati i suoi più noti personaggi: da Merigo alla signora Italia, a Pierre, al ballerino finto brasiliano Luingi - che ha cercato, invano, di far ballare l'intero pubblico - all'anziano Raperino, a Brad Pitbull, al ricchissimo Naomo e al Vaja, commentatore da bar della vita. Per agevolare i passaggi da un personaggio all'altro, Panariello, coadiuvato alla regia dal performer illusionista Gaetano Triggiano, ha usato più sistemi: dalla band, che alle sue spalle intratteneva con i brani cantanti da Matteo Borghi e Fabiana Rosciglione per permettere all'attore i vari travestimenti, alle ballerine - Francesca Cava e Luciana Fuzetti -, che hanno aiutato un Panariello neo-trasformista, nel cambiare i costumi direttamente in scena, con trucchi teatrali che hanno saputo anche stupire gli spettatori. Per il bis di fine serata, poi, non e' mancato il "suo" Renato Zero, a grande richiesta, seppure solo accennato, e il brano "Primo ottobre" dell'amico Francesco Nuti.