Il sindaco di Cariati: “No allo smantellamento del centro di salute mentale”
Si oppone allo smantellamento del centro di salute mentale la sindaca di Cariati, Filomena Greco. La prima cittadina ha quindi denunciato “come inaccettabile anche la sola ipotesi, che pure sta circolando in queste ore, di uno smantellamento di fatto del Centro di Salute Mentale (CSM) di Cariati con l’obiettivo, ancora una volta paradossale perché scriteriato, di supportare attraverso trasferimento di personale il Servizio di Diagnosi e Cura Psichiatrico (SPDC) di Corigliano che ha già quattro medici su tre posti ricovero (occupati solo da donne di cui uno riservato da più di un anno alla stessa paziente)”.
Una ipotesi che la Greco dimostrerebbe di “non averne nessun bisogno data l'esiguità dei ricoveri e la presenza di altri sanitari già in organico e che, infine, dovrebbe rappresentare, come da linee guida della psichiatria, l'ultimo approdo del paziente psichiatrico che ha invece tutto il diritto di curarsi a domicilio mantenendo la sua rete familiare e sociale”.
“Nello specifico, per quanto riguarda l'ambito territoriale provinciale (ATP) Ionio Sud – precisa la sindaca– sono solo due gli psichiatri che lavorano nei CSM di Rossano e di Cariati. Come è noto, il Centro di Salute Mentale è privo da più di due anni di un organico stabile perché non è stato sostituito il personale collocato in quiescenza. Secondo l’ipotesi di ri-programmazione diffusa ufficiosamente – aggiunge – i due sanitari in questione dovrebbero essere alternativamente spostati dalla loro sede di servizio (CSM Rossano e CSM Cariati) ed utilizzati presso il SPDC di Corigliano”.
Teme quindi che il territorio si troverebbe “di fronte ad un ulteriore smantellamento dei servizi territoriali con grave sofferenza delle zone periferiche già duramente penalizzate dalla progressiva desertificazione dei servizi di tutela della salute”.
In particolare, evidenza la Greco, se si “considera che il territorio afferente al CSM di Cariati comprende non solo gli utenti di Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Campana, Terravecchia, Scala Coeli e Bocchigliero ma anche quelli di Crucoli, Cirò Marina e Cirò facendo registrare, negli ultimi tre anni, circa 1700 pazienti in carico con prestazioni che si aggirano all'incirca a 10000 annue. Nonostante le esigue risorse il CSM continua ad assicurare la cura a pazienti gravi e cronici, prevenendo scompensi e ricoveri e riducendo i Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO), producendo di conseguenza un risparmio economico ingente per l'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) considerato che ogni ricovero costa all'incirca 250 euro al giorno”.