Lavoro. Scutellà: «Tagli per le aziende del Sud che assumono giovani e donne»
Lavoro e occupazione, la Legge di Bilancio 2021 introduce importanti novità per il contrasto alla disoccupazione, soprattutto per i giovani del Mezzogiorno. Un piano storico di investimento che, questa volta, mette davvero i datori di lavoro nelle condizioni di poter creare opportunità occupazionali. Tre gli interventi cardine: la proroga fino al 2029 della decontribuzione al 30% per chi assume al sud; decontribuzione totale fino al 2023 per chi assume under 35 e decontribuzione al 100% per chi assume donne disoccupate. Un intervento forte, si spera risolutivo, dell’emergenza lavoro in un Meridione che deve essere sostenuto per uscire dalla crisi economica provocata dall’emergenza pandemica.
È quanto fa sapere Elisa Scutellà, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, elogiando il lavoro che continua a fare il Governo in questo particolare momento di emergenza sanitaria e illustrando sinteticamente i nuovi ed importanti provvedimenti a sostegno del lavoro.
«Il nostro impegno fin da subito – precisa Scutellà - è stato quello di rimediare ad anni di abbandono ed investire in un nuovo Mezzogiorno non più fanalino di coda della nostra penisola ma competitivo a tutti gli effetti. Tra le ultime misure messe in campo per ridurre questo gap nazionale ritroviamo nella Legge di Bilancio significativi interventi attraverso i quali tagliamo il costo del lavoro per le aziende che assumono al Sud».
«In particolare – spiega ancora la Parlamentare – è prevista la proroga della decontribuzione al 30% per chi assume al meridione. Questo sgravio dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro viene esteso fino al 2029, con una riduzione del 30% fino al 2025, del 20% nel 2026-27 e del 10% al 2028-29. Poi – aggiunge – ci sono le due fasi della decontribuzione totale che riguarda gli under 35 e le donne. Le assunzioni che avverranno entro il 2022 nelle Regioni del Mezzogiorno beneficeranno di uno sgravio contributivo del 100% nel limite di 6mila euro l’anno per i primi quattro anni quindi per ogni nuova assunzione effettuata da un’impresa del Sud sarà possibile avere uno sgravio contributivo di 24 mila euro totali in quattro anni. Inoltre, per le donne viene introdotto il Fondo per l'imprenditoria femminile che mira a concedere a questa tipologia d’impresa contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e altri incentivi».
«Le conseguenze della pandemia – conclude Elisa Scutellà - stanno mettendo in ginocchio aziende e lavoratori che erano già prima in difficoltà ed il Mezzogiorno, che ancora non aveva recuperato i livelli pre-crisi 2008 in termini di prodotto e occupazione, è stato ulteriormente penalizzato da questa epocale crisi economica. Il nostro impegno per il Sud continuerà ad essere sempre più incisivo per dare risposte concrete ed un diritto di rivalsa che non può più attendere».