Lavoro: Unioncamere, in Calabria nessun segnale di ripresa
Le previsioni occupazionali indicano che in Calabria le assunzioni "si inquadrano in un contesto regionale che non mostra evidenti segnali di ripresa". Lo rende noto l'Ufficio Studi di Unioncamere Calabria presentando i risultati sui fabbisogni di occupazione e formazione delle imprese calabresi elaborati a partire dal Rapporto statistico Excelsior 2011, annualmente realizzato grazie al lavoro congiunto di Unioncamere e del Ministero del Lavoro. "Dal confronto con un anno prima - è scritto - tutti gli indicatori disponibili presentano un bilancio negativo. Infatti le tendenze del mercato del lavoro nella regione presentano: un forte calo del tasso di occupazione che si e' abbassato di 1,4 punti, penultimo valore tra tutte le regioni italiane, e passa dal 42% al 40,6%. Flessione causata dalla riduzione dei livelli occupazionali che nell'arco dell'anno e' stata di 19 mila unità, e di ben 27 mila dipendenti. Tra i settori più penalizzati, per quanto agli occupati, si segnalano; industria (-15mila), costruzioni (- 6mila), servizi (- 7mila); La bassa domanda di lavoro ha inciso sul calo del tasso di attività dello 0,9%, che si attesta allo 47,1%. Pur registrando una flessione della popolazione, in età lavorativa, che si presenta al mondo del lavoro va segnalata la crescita del 1,3% della disoccupazione, che passa dal 12,4% al 13,8%. Si estende ulteriormente il ricorso alla CIG, che nei primi 6 mesi dell'anno e' aumentato quasi del 50%, rispetto al 1° semestre 2010. Sono raddoppiati gli interventi "straordinari" e aumentati di oltre il 60% quelli in "deroga". Tali dati - continua lo studio - evidenziano un significativo stato di crisi aziendale e le difficoltà di assunzione da parte delle imprese, tanto da stimare l'eccedenza occupazionale, nel 2* trimestre 2011, in 3.900 occupati equivalenti nell'industria (2.000 unità) e nei servizi. A conferma del dato sull'eccedenza occupazionale si registra nell'ultimo periodo 2010-2011 un valore che si attesta al 2,8%, in forte crescita rispetto allo 0,8% del 2008-2009.
Mai come ora è fondamentale capire le professionalità richieste dalle imprese, che con grande difficoltà affrontano una crisi che si dimostra la più grave dal dopoguerra ad oggi. Solo anticipando le aspettative delle aziende sarà possibile offrire loro validi strumenti - afferma Giuseppe Gaglioti Presidente dell'Unioncamere Calabria - anche se sono dati di carattere previsionale l'indagine Excelsior ci consente di verificare il percorso intrapreso dalle istituzioni tutte, a favore delle imprese della regione, per creare opportunità di crescita e di innovazione. A tal fine, voglio ricordare le risorse messe in campo dall'Unioncamere Calabria quali incentivi per le imprese innovative del settore manifatturiero per l'assunzione a tempo indeterminato di giovani laureati. Nel 4° trimestre 2011 la Calabria figura in buona posizione, tra le 20 regioni italiane, per importanti indicatori ed in particolare: in 4a posizione per la quota di assunzioni a tempo indeterminato (35,7%); al 6* posto per la richiesta di figure professionali di alto profilo (57% sulle assunzioni totali); 7a posizione per il tasso di entrata (9,1), che registra un valore superiore alla media del mezzogiorno (8,3) e nazionale (7,9).