Indagine Excelsior, Unioncamere: previste oltre 19 mila nuove assunzioni
L’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati dell’indagine campionaria sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall’ANPAL – Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo settembre - novembre 2017.
A partire dal mese di maggio 2017 il sistema Informativo Excelsior si è innovato per permettere di fornire al sistema camerale, informazioni tempestive a supporto delle Politiche attive del lavoro, adottando prioritariamente la tecnica di rilevazione CAWI (Computer Assisted Web Interviewing).
I dati presentati, sono frutto di interviste realizzate direttamente con gli imprenditori dislocati su tutto il territorio della Regione Calabria, ai quali viene richiesto di fornire previsioni occupazionali; nello specifico, si tratta dei dati sulle assunzioni programmate dalle imprese calabresi nel periodo settembre-novembre 2017. La rete delle Camere di commercio assicura la specifica attività di supporto alle imprese intervistate. L’elaborazione dei dati consente all’Ente camerale, di intensificare il monitoraggio sul mercato del lavoro, soprattutto in vista dei recenti cambiamenti e delle nuove competenze previste dalla recente riforma delle Camere di commercio che vedono sempre più proattivo, nell’ambito dell’alternanza scuola- lavoro e delle politiche attive del lavoro, il ruolo delle Camere di commercio.
“Scorrendo i dati di Excelsior relativi alla Calabria è importante soffermarsi su due aspetti – è il commento del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – Innanzitutto, le nuove assunzioni previste dalle imprese saranno effettuate perlopiù nell’ambito delle aziende di piccole dimensioni, ciò attesta la volontà delle stesse di consolidarsi, fenomeno auspicato per la nostra regione. Il secondo aspetto riguarda il profilo dei potenziali assunti: in un caso su due, gli imprenditori dichiarano di voler assumere risorse caratterizzate già da esperienza lavorativa specifica nel settore. Ciò attesta l’importanza delle attività svolte dal sistema camerale in tema di alternanza scuola - lavoro al fine di presentare sul mercato del lavoro giovani già pronti e competenti, riducendo così il mismatching tra domanda e offerta occupazionale”.
Secondo i dati elaborati, a livello regionale sono previste circa 19.210 nuove assunzioni, di queste la maggior parte, circa 14.470 riguarderà il settore dei servizi, mentre la restante parte circa 4.740 delle nuove assunzioni interesserà il settore dell’industria. Nel 34% dei casi le entrate saranno stabili, ossia con contratto a tempo indeterminato, mentre nel 59% saranno a tempo determinato; l’apprendistato interesserà solo il 6% dei nuovi assunti mentre altre forme contrattuali riguarderanno appena il 2% dei nuovi assunti.
Il dettaglio inerente la tipologia contrattuale, fa emergere che la richiesta dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato interesserà per il 46% il settore delle costruzioni, per il 45% i servizi alle imprese; per il 34% il comparto turistico ricettivo; il 28% i servizi alle persone; per il 24% il settore dell’industria Manifatturiera e delle Public Utilities ed infine il 21% il settore commercio.
Il contratto a tempo determinato rappresenterà la forma contrattuale maggiormente richiesta nei settori servizi alle persone e industria manifatturiera e Public Utilities (67% delle nuove assunzioni per entrambi i comparti); per il 61% interesserà le nuove assunzioni previste per le imprese commerciali; rappresenterà il 57% dei nuovi contratti del comparto turistico ricettivo; ed il 53% dei contratti previsti nelle nuove assunzioni delle imprese edili.
Le nuove assunzioni si concentreranno per il 75,3% nel settore dei servizi con circa 14.470 unità. Di queste, ben il 42,8% interesserà le aziende del comparto servizi alle imprese; il 22,3% le imprese commerciali; il 18,2% quelle dei Servizi alle persone ed il 16,7% le imprese turistico ricettive.
L’industria in senso stretto accoglierà solo il 24,7%delle nuove assunzioni, pari a poco più di 4.740 nuove unità lavorative. Di queste poi, poco meno del 60% è previsto nelle imprese edili e per il restante 40% circa, si tratta di assunzioni previste dalle imprese manifatturiere e di Public Utilities (e cioè di quelle imprese che gestiscono servizi considerati utili alla collettività, inerenti l’energia elettrica, il gas, l’acqua, l’ambiente).
Relativamente invece alla classe dimensionale, l’indagine rileva che per il periodo settembre–novembre 2017, le 19.210 assunzioni previste si concentreranno nelle aziende di piccole dimensioni (1-49 dipendenti), che prevedono l’assunzione di circa 14.450 nuove unità pari al 75,2% del totale previsto.
A seguire, sebbene con notevole distacco, le imprese con un numero di dipendenti che varia tra i 50 ed i 249, con circa 2.910 nuove assunzioni previste, pari a poco più del 15% ed infine, circa 1.840 lavoratori in entrata per le imprese con 250 dipendenti ed oltre, pari a circa 9,6%.
L’indagine rileva che le imprese calabresi, per il periodo settembre – novembre 2017, prevedono l’assunzione di personale dipendente nel 78,5% dei casi; il 10,8% altri lavoratori non alle dipendenze; di collaboratori per il 6,4% delle assunzioni previste; a seguire, lavoratori somministrati nel 4,3% dei casi di nuove assunzioni previste.
Per quanto attiene invece ai gruppi professionali richiesti, la preferenza degli imprenditori della Regione Calabria per questo periodo, sarà indirizzata nel 28% delle nuove assunzioni a Professioni commerciali e dei servizi; circa il 27% interesserà Operai specializzati e conduttori di impianti; nel 23% dei casi, la scelta delle nuove assunzioni previste ricadrà su Dirigenti, specialisti e tecnici; il 15% riguarderà invece Profili generici; mentre il restante 7% delle nuove assunzioni previste interesserà Impiegati.
Al 52% dei futuri occupati sarà richiesta una specifica esperienza di lavoro nello stesso settore di attività dell’impresa o nella professione che sarà chiamato a svolgere. Per il 19,3% delle figure da assumere le imprese calabresi segnalano difficoltà nel reperimento. Ben il 29,1% delle nuove assunzioni previste nel periodo settembre-novembre 2017 in Calabria, saranno orientate verso lavoratori con età inferiore ai 30 anni.
Infine, il genere rimane un fattore discriminante nella scelta dei lavoratori da assumere; solo nel 15,5% dei casi le imprese calabresi sembrano orientate all’assunzione di lavoratori di genere femminile (percentuale in aumento rispetto alla precedente rilevazione).
Relativamente al livello di istruzione, le nuove assunzioni previste, nella Regione Calabria riguarderanno nel 34% dei casi lavoratori in possesso di diploma; nel 31% dei casi sarà richiesta una qualifica professionale; e nel 22% delle nuove assunzioni si richiederanno lavoratori senza alcuna formazione specifica. In aumento la richiesta di laureati che interesserà il 14% del totale.
Per quanto attiene alla distribuzione territoriale le nuove assunzioni riguarderanno per il 37,5% la provincia di Cosenza; per il 23,7% quella di Reggio Calabria; il 20,1% la provincia di Catanzaro; l’ 11,5% la Provincia di Crotone e per il restante 7,3% la provincia di Vibo Valentia.