Forestazione, la Cgil: “Stato confusionale dal quale non si riesce ad uscire”
Ritardi nei pagamenti, parti di salario mancanti, proroga della cassa integrazione, mancanza di chiarezza sulle sorti dell’ente e, per concludere, poca trasparenza sui reali fondi a disposizione del settore. Sono questi gli aspetti denunciati da Giovanbattista Nicoletti e da Umberto Calabrone, rispettivamente segretario generale della Flai Cgil e della Cgil di Cosenza.
“Non c’è pace per i lavoratori/trici di Calabria Verde, l’azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna” affermano i sindacalisti, ribadendo come questi siano ancora in attesa di ricevere parte della cassa integrazione che, nel frattempo, è stata prorogata almeno fino al 15 gennaio. Come se non bastasse, l’azienda avrebbe sospeso il servizio antincendio boschivo, senza fornire motivazioni.
“Da quanto possiamo constatare si evince uno stato confusionale, da cui la gestione della Forestazione in Calabria non riesce ad uscire” continua il comunicato, dove si mette in luce anche qualche perplessità sui finanziamenti e sui fondi stessi in disponibilità di Calabria Verde. Il quadro economico complessivo sarebbe scoperto di circa 10 milioni di euro, dovuto in parte anche al taglio nazionale che ha interessato il settore a partire dal 2020.
“La Cgil è pronta, per come ha dimostrato nelle continue sollecitazioni al Governo, a fare una battaglia per recuperare risorse, ma alla base ci deve essere chiarezza e trasparenza, e soprattutto le stesse devono essere finalizzate non soltanto al mantenimento dello status quo, ma ad un rilancio del settore” si conclude nel comunicato “visto il numero dei pensionamenti annui, è stato previsto che entro il 2023, la Calabria avrà in dotazione circa 1000 Forestali, numero esiguo per prevenire e fronteggiare il dissesto idrogeologico, che la nostra Regione subisce sistematicamente”.