Scritte offensive contro rettore santuario di Polsi
Erano indirizzate a Tonino Saraco, rettore del santuario di Polsi e parroco ad Ardore, le scritte offensive fatte sul muro lungo una strada provinciale. Queste sono state lette da un religioso che lo ha riferito a don Tonino che è andato dai Carabinieri per sporgere denuncia per diffamazione.
È quanto rende noto il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, che se da una parte esprime “piena fiducia, vicinanza e solidarietà”, dall’altra condanna il gesto e le scritte, affermando che “ancora una volta viene scelta la via della diffamazione, per denigrare un sacerdote, che tanto bene opera sia al Santuario della Madonna della Montagna che nella parrocchia di Ardore Marina. Con gli insulti e la diffamazione non si va da nessuna parte. Si lede la dignità della persona e si tenta di scoraggiare ogni proposito di bene”.
Scrive poi della sua disapprovazione per il gesto ricordando che “chi opera nelle tenebre ha paura della luce, chi semina maldicenze o diffama una persona attraverso scritte ingiuriose, lettere anonime o sui social ed altre vie illecite non cammina nella Chiesa, e, se è cristiano, offende questo nome e non segue gli insegnamenti del Signore”. Poi ha invitato la comunità a prendere le distanze “da tali inaccettabili comportamenti: Bisogna scegliere – sostiene – sempre la via della carità, della lealtà e del rispetto verso tutti. Questa l’unica via che fa crescere in umanità il nostro territorio”.