Vaccini, Morosini: “Locali della chiesa a disposizione nelle periferie”
“Dove non c'è neanche una guardia medica offriamo i nostri locali”. Lo afferma monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, che nel corso di un’intervista ha avuto modo di discutere in particolar modo della difficile condizione pandemica e della campagna vaccinale.
“Risultano vaccinati poco più di ottomila soggetti al fronte di 25mila dosi disponibili. Parliamo solo del 32%, ben al di sotto della media nazionale del 55%. Ma perché avviene tutto questo? Perché dobbiamo sempre essere costantemente fanalino di coda?” si è chiesto, avanzando anche alcune perplessità sulla campagna vaccinale a livello nazionale, in particolar modo sulla “scelta” delle persone a rischio.
“Quando si parla di vaccinare le persone ‘a rischio’ perché non si includono anche i sacerdoti che quotidianamente vivono la comunità, la visita ai malati e lo stare in relazione con gli altri?” si chiede Morosini. Che però non alimenta alcuna polemica, anzi, propone di utilizzare i locali della diocesi per somministrare i vaccini sul territorio, specialmente dove "non esiste neanche la guardia medica”.
“La speranza di uscire dall’incubo-Coronavirus si può pensare possa dipendere solo dalla ‘buona volontà’ dei singoli, ma questo non è sufficiente” conclude il monsignore. “Serve piuttosto un'azione lungimirante da parte di chi governa: purtroppo i problemi sono tanti e ancora totalmente irrisolti".