Covid, licenziato il Piano vaccinale: il “diesel” di Longo per “uscire dal tunnel”

Calabria Salute
Guido Longo

La questione vaccini anti-Covid dovrebbe prendere in Calabria una piega diversa grazie alla messa in atto dell’agognato Piano vaccinale.

Il documento - che traccia il “percorso” vaccinale sul territorio – è stato inviato al ministro della Salute Roberto Speranza dal Commissario ad Acta per la sanità in Calabria, Guido Longo che, all'indomani dall'approvazione, afferma: "Siamo come si dice un work in progress. E in questo senso abbiamo cercato di fare un Piano vaccinale nel modo più razionale e puntuale possibile e il migliore possibile anche dal punto di vista scientifico in modo da favorire la somministrazione dell'unico rimedio che ci consentirà l'uscita dal tunnel".

"Speriamo così - ha aggiunto Longo - e stiamo lavorando per poter fare fronte alla futura vaccinazione di massa. Le difficoltà certo ci sono state ma hanno riguardato comunque un po' tutte le regioni. La nostra possiamo dire che è una macchina diesel che ha un avvio lento ma poi marcia spedita. Adesso siamo impegnati per fare meglio rispetto alla fase iniziale. Poi si vedrà".

PIANO VACCINI DIVISO IN QUATTRO FASI

All’elaborazione del Piano vaccini - che si suddivide in quattro fasi – si è giunti grazie al lavoro congiunto tra il Commissario Longo e il delegato per l'emergenza Antonio Belcastro.

In particolare, nella prima - in atto dallo scorso 27 dicembre data d’inizio della campagna - è inserita la logistica: arrivo delle dosi, stoccaggio e distribuzione delle dosi nei quattro ospedali hub, i due di Catanzaro, quello di Cosenza e quello Reggio e gli spoke di Crotone e Vibo Valentia.

La seconda fase riguarderà invece la vaccinazione di soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni e di età inferiore ma con situazioni di rischio clinico; poi, gli appartenenti a gruppi socio demografici a rischio più elevato, insegnanti e personale scolastico prioritario.

Seguirà poi la terza fase che coinvolgerà atro personale scolastico; personale dei servizi essenziali; popolazione carceraria e relativo personale. Per il personale dei servizi essenziali si procederà secondo l’ordine indicato: personale dei servizi di ordine pubblico (Vigili del fuoco Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Guardia di Finanza, Esercito, Protezione Civile); addetti ai servizi di trasporto pubblico e di distribuzione di prodotti di prima necessità; personale degli uffici postali; idrico, elettrico, gas e telefono e nettezza urbana.

Infine la quarta fase interesserà chi non è coinvolto nei primi tre step e comunque la vaccinazione sarà su base volontaria.