Recovery Plan, Magorno: “Uniti per non lasciare indietro la Calabria”
"È il momento di fare squadra e attivare ogni strumento possibile per colmare questo gravissimo vuoto di memoria che ha subito la Calabria nel Recovery plan. Il fatto che siano spariti investimenti cruciali per l'alta velocità, per la rete portuale e in particolare per l'hub di Gioia Tauro, l'assenza di ogni minima progettualità per la rete infrastrutturale e logistica della nostra regione non può essere accettata.” A renderlo noto è il senatore Ernesto Magorno, il quale ha annunciato che, “in assenza di dovute correzioni, come già fatto con il decreto Calabria sono intenzionato a non votare il piano.”
“Ora, credo che non solo debbano scendere in campo tutti i parlamentari calabresi ma – avanza Magorno - anche le altre articolazioni istituzionali, a partire dall'Anci. L'associazione dei Comuni ben sa quanto questa dimenticanza senza precedenti possa complicare la vita dei calabresi e – aggiunge - impedirci di consegnare alla “next generation” calabrese qualcosa di concreto che vada oltre le inutili dichiarazioni d'intenti. Molti sindaci hanno già fatto sentire la propria voce di protesta.”
“Credo che un intervento vigoroso da parte dell'Anci possa essere determinante per dare concretezza a una battaglia di giustizia e di verità – conclude Magorno - finalizzata a riscattare il destino della nostra terra che, evidentemente nei piani del Governo, può essere condannata all'irrilevanza, ignorando però che senza il traino del Sud il nostro Paese continuerà ad arretrare rispetto all’Europa ed al resto del mondo".
MAGORNO A CANDIA: “ANCI SIA IN PRIMA LINEA”
“Mi rivolgo a Francesco Candia, affinché a nome di tutti i sindaci della Calabria si faccia interprete e protagonista di questa battaglia di giustizia sul Recovery plan. In ballo vi è una grande opportunità che - a causa della negligenza del Governo - potrebbe svanire nel nulla nella nostra terra e non segnare - così come dovrebbe essere - la principale leva di riscatto e di ripresa dall'emergenza sanitaria ancora in corso.” Afferma Magorno rivolgendosi al presidente facente funzioni dell'Anci, Francesco Candia.
“Il mancato inserimento di investimenti fondamentali - dall'alta velocità all'intera rete ferroviaria sulla dorsale ionica fino alla piattaforma logistica dell'area portuale di Gioia Tauro - rappresenta un punto di non ritorno – avanza il senatore - rispetto al quale la mobilitazione deve essere corposa e vigorosa e chiama in causa un diretto protagonismo di tutte le amministrazioni locali rappresentate dall'Anci. Serve un atto di coraggio e di responsabilità, che non può essere affidato alla voce dei singoli sindaci - è urgente al contrario una risposta organizzata, forte e ben visibile che metta il Governo di fronte ai propri errori e sia finalizzata a riportare, nel più breve tempo possibile, la Calabria nell'agenda nazionale. Il più grande piano di rilancio per il futuro dell'Italia – conclude Magorno - non può ignorare una regione intera: non spendersi oggi vorrebbe dire compromettere il futuro e condannare la Calabria a una insopportabile condizione di fragilità ed emarginazione”.
(Notizia aggiornata alle 11.38)