Reggio, Non una di meno: “Vogliamo sapere da che parte sta l’amministrazione”
“Quello che invece pretendiamo è che quest’Amministrazione ci dica apertamente da che parte sta e, così come è già avvenuto in altre città con la rimozione di questi cartelloni pubblicitari, prenda posizione netta, rifiutando, quindi, di rendersi, in qualche modo, ‘complice’ di queste continue campagne sessiste, lesive e non rispettose dell’autodeterminazione delle donne, oltre che, palesemente mistificatorie ed in contrasto con una legge di Stato di cui un’Amministrazione Comunale dovrebbe essere, essa stessa, garante”. È quanto chiede in una nota l’associazione Non Una Di Meno di Reggio Calabria, che interviene sui nuovi cartelloni dell’Associazione 101.
I cartelloni comparsi in città infatti presentano slogan come “I diritti umani iniziano nel grembo materno”, “L’aborto danneggia le donne” e “Il danno può essere al livello mentale, emotivo, psichico, ma anche gravemente fisico con infezioni ed emorragie e persino la morte”, venendo definite una “campagna mistificatrice” e “diffamatoria” contro l’aborto.
“L’aborto è un nostro diritto, una nostra decisione e come tale va rispettata, non siamo né sprovvedute, né incoscienti e non accettiamo gogne di nessun genere, non abbiamo di cosa vergognarci e ancor meno essere infelici” conclude l’associazione. “Rivendichiamo la libertà di fare ciò che decidiamo senza che chicchessia tenti di incuterci sensi di colpa”.