Sbarchi migranti, arrestati due ucraini. Sono accusati di associazione a delinquere
Associazione per delinquere finalizzata a procurare l'ingresso irregolare di stranieri nel territorio dello Stato. Queste le accuse mosse ad A. B., 27enne, e A. K., 28enne, arrestati dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria.
I due sono accusati di fare parte di un'organizzazione internazionale di trafficanti, per questo motivo a loro carico è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Giovanna Sergi su richiesta del procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dell'aggiunto Giuseppe Lombardo e del sostituto della Dda Sara Amerio.
Il provvedimento è stato notificato in carcere, dato che entrambi sono già detenuti dopo essere stati arrestati nel settembre 2019 poche ore dopo lo sbarco a Brancaleone di 40 migranti iracheni e iraniani giunti in Italia a bordo di una barca a vela.
Dall’analisi dei cellulari e in particolare delle chat su Telegrame e Viber, gli agenti e la Dda hanno ricostruito tutti i movimenti dei due ucraini che il 4 agosto 2019 erano partiti da Kiev per la città di Batumi, in Georgia, per un corso di addestramento nautico che doveva servirgli ad affrontare il viaggio.
I due arrestati, secondo quanto é emerso dalle indagini, avrebbero fatto parte di una vera e propria organizzazione e sarebbero stati in contatto con gli esponenti strategici del gruppo criminale.