Illeciti ambientali. Tratto il bilancio 2020 dei CC Forestali di Vibo
Non si ferma l’attività dei carabinieri forestali della provincia di Vibo Valentia, che nel corso del 1° trimestre dell’anno 2020 hanno vissuto il cambio dell’incarico di Comandante di Gruppo Carabinieri forestale, dal Ten. Col Pietro Guerrera al Col. Gaetano Lorenzo Lopez, ed hanno continuato ad operare per la tutela e la salvaguardia dei boschi, del territorio, della fauna e della flora e in generale per la tutela dell’ambiente.
Tale attività, condotta dalle 6 stazioni carabinieri forestali e dal NIPAAF (Nucleo Investigativo Ambientale Agroalimentare e Forestale), è stata perseguita attraverso la prevenzione e il contrasto di diverse illecite azioni di inquinamento, alterazione e distruzione degli ecosistemi naturali.
Nei suddetti settori sono stati contestati 235 illeciti amministrativi (per un importo complessivo di circa € 245.000) e 39 illeciti penali. Le principali azioni illegali contestate sono state l’abbandono dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, anche con l’impiego di sistemi di videosorveglianza. Uno dei casi più rilevanti ha riguardato alcune ditte che illecitamente avrebbero smaltito il fresato d’asfalto, derivante dal rifacimento del manto stradale, spargendolo sui territori posti all’interno del Parco Regionale delle Serre.
Sono state scoperte e sanzionate azioni fraudolente per il rilascio illegale di autorizzazioni al taglio di boschi. Sono stati, inoltre, contestati scarichi industriali illeciti da parte di industrie dedite alla produzione di ‘nduia e di prodotti lattiero caseari.
L’impegno operativo ha riguardato anche il settore della tutela della salute e dell’ agroalimentare dove sono stati contestati 29 illeciti amministrativi con importo complessivo di circa € 34.000. Le principali violazioni hanno riguardato la mancanza di tracciabilità dei prodotti e la non corretta etichettatura degli alimenti.
I carabinieri forestali hanno partecipato anche ai controlli per il rispetto delle misure di contenimento della pandemia covid-19, in particolare nelle località rurali e montane, effettuando 580 servizi e controllando 1250 persone.