Ospedale di Acri, Molinaro (Lega): “Il sindaco ammetta l’errore, riaprire chirurgia”
“Quello che il Sindaco di Acri ha sbandierato come rinascita dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri, ovvero l’apertura del reparto Covid, si è rivelato un danno per le prestazioni sanitarie in favore dei cittadini”. È quanto afferma in una nota il consigliere regionale Pietro Molinaro, che lancia una stoccata al primo cittadino di Acri chiedendo l’immediata riapertura del reparto chirurgia.
“Piuttosto che salvaguardare i servizi sanitari esistenti ed impegnarsi a potenziarli, il Sindaco ha ritenuto di dover inseguire la possibilità di investire qualche migliaio di euro per realizzare i 16 posti di ‘albergo Covid’, nell’ospedale, e lo ha fatto nel modo peggiore possibile” afferma il consigliere leghista. “Ovvero, anziché chiedere di utilizzare gli spazi effettivamente liberi, ha avallato e difeso la scelta di sacrificare il reparto di chirurgia. Ed ora ci si trova, come previsto, con la chiusura a tempo indeterminato del reparto di chirurgia programmata, di chirurgia oculistica, oltre che con la chiusura degli ambulatori di oncologia e di pneumologia”.
Vista tale decisione, il consigliere ha deciso di rivolgersi all’Asp di Cosenza per riesaminare l’intera situazione, che di fatto impedirebbe l’utilizzo di un’importante area ospedaliera. Lo stesso ha poi invitato la commissione a “fare chiarezza su chi sia effettivamente incaricato di essere il responsabile sanitario dell’Ospedale Sant’Angelo di Acri e su chi ne svolga, eventualmente, le funzioni delegate. Credo che se non si chiariscono i ruoli e le funzioni organizzative, sia oltremodo difficoltoso ottenere che una struttura complessa come un ospedale possa funzionare correttamente”.